MONDO
Il monito durante l'omelia a Santa Marta
Papa: "Basta listini prezzi per battesimi e benedizioni, la Chiesa non può essere affarista"
Il Pontefice denuncia gli "scandali", cioè il pagamento di denaro alle Chiese. "Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente"
Dopo l'aneddoto il monito del Pontefice: "Dio non ha niente a che vedere con i soldi, e la Chiesa non può essere affarista. Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente". E il Papa chiede anche ai "laici" il coraggio di denunciare "in faccia al parroco" il traffico di soldi in parrocchia.
Il Pontefice ha poi ricordato l'episodio evangelico di Cristo che scaccia i mercati dal Tempio. "Gesù - ha spiegato - non è arrabbiato, è l'ira di Dio, è lo zelo per la Casa di Dio perchè non si possono servire due padroni: o rendi il culto a Dio vivente, o rendi il culto ai soldi, al denaro". I soldi sono uno scandalo perchè "la redenzione è gratuita; la gratuità di Dio che viene a portarci la salvezza, la gratuità totale dell'amore di Dio. E quando la Chiesa o le chiese diventano affariste, si dice che non è tanto gratuita, la salvezza!". È per questo, conclude il Papa, "che Gesù prende la frusta in mano per fare questo rito di purificazione nel Tempio".