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MONDO

Angelus

Papa Francesco alle persone colpite dal terremoto: "Verrò a trovarvi"

Piazza San Pietro gremita per ascoltare le parole del Pontefiche che, all'Angelus, rinnova la vicinanza spirituale alle persone colpite dal sisma del 24 agosto

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"Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni. Penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia. Ancora una volta dico a quelle care popolazioni che la Chiesa condivide la loro sofferenza e le loro preoccupazioni, preghiamo per i defunti e per i superstiti. La sollecitudine con cui Autorità, forze dell'ordine, protezione civile e volontari stanno operando, dimostra quanto sia importante la solidarietà  per superare prove così dolorose. Cari fratelli e sorelle, appena possibile anche io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana". Così il Papa durante l'Angelus.

Sindaco Arquata: visita sarebbe momento conforto
La visita del Papa "sarebbe una straordinaria dimostrazione di vicinanza a chi qui ha perso tutto. Un momento di conforto a chi non sa più che risposte darsi". A dirlo è Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata del Tronto. "Ora qui la priorità è la scuola, occorre fare in modo - spiega il sindaco - che l'anno scolastico inizi regolarmente per evitare i bambini e le loro famiglie si spostino abbandonando il nostro paese. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare ripartire la scuola, anche da lì passa il futuro".

Arrivismo, vanità e ostentazione causa di molti mali
"La storia insegna che l'orgoglio, l'arrivismo, la vanità, l'ostentazione sono la causa di molti mali", ha poi detto Bergoglio, sintetizzando due parabole che Gesù racconta nella casa di uno dei capi dei farisei. "Una riguarda il posto - spiega il Pontefice - l'altra riguarda la ricompensa. La prima similitudine è ambientata in un banchetto nuziale. 'Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: 'Cedigli il posto!"... Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto'.  "Gesù - spiega Bergoglio - ci fa capire la necessità di scegliere l'ultimo posto, di cercare la piccolezza e il nascondimento". "Le parole di Gesù sottolineano atteggiamenti completamente diversi e opposti - aggiunge - l'atteggiamento di chi si sceglie il proprio posto e l'atteggiamento di chi se lo lascia assegnare da Dio e aspetta da Lui la ricompensa. Non dimentichiamolo: Dio paga molto di più degli uomini! Lui ci dà un posto molto più bello di quello che ci danno gli uomini! Il posto che ci dà Dio è vicino al suo cuore e la sua ricompensa è la vita eterna".

Aprire il cuore a poveri, affamati e profughi
"Un accorato appello ad aprire il cuore e fare nostre le sofferenze e le ansie dei poveri, degli affamati, degli emarginati, dei profughi" e' stato pronunciato da Papa Francesco all'Angelus, parlando "degli sconfitti dalla vita, di quanti sono scartati dalla societa' e dalla prepotenza dei piu' forti e che rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione".
"In questo momento - ha detto Francesco - penso con gratitudine alle mense dove tanti volontari offrono il loro servizio, dando da mangiare a persone sole, disagiate, senza lavoro o senza fissa dimora. Queste mense sono palestre di carita' che diffondono la cultura della gratuita', perche quanti vi operano sono mossi dall'amore di Dio e illuminati dalla sapienza del Vangelo". "Chiediamo alla Vergine Maria - ha invocato il Papa - di condurci ogni giorno sulla via dell'umilta', di renderci capaci di gesti gratuiti di accoglienza e di solidarieta' verso gli emarginati, per diventare degni della ricompensa divina".
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