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MONDO

Il Santo Padre ricorda la caduta del Muro di Berlino il 9 novembre del 1989

Papa Francesco: "Dove c'è un muro c'è chiusura di cuore, servono ponti non muri"

Per Francesco deve diffondersi una cultura dell'incontro: "Che non accada più che persone innovcenti siano perseguitate e uccise per il loro credo o religione"

Papa Francesco
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Roma 25 anni fa cadeva il Muro di Berlino. Parenti, amici divisi, il mondo diviso. Papa Francesco ha voluto ricordare quei momenti, quel muro che per tanto tempo ha tagliato in due la città. Il muro, ha ricordato Francesco, è stato il simbolo della divisione idoelogica dell'Europa e del mondo intero. Per Francesco dove c'è un muro c'è chiusura di cuore: "Servono ponti, non muri".

Poi il Papa ricorda la figura di Giovanni Paolo II: grazie a lui e a molte altre persone, che hanno sofferto e addirittura sacrificato la propria vita, la caduta è stata possibile. Poi l'appello: "Preghiamo perché con l'aiuto del Signore e la collaborazione di tutti gli uomini, si diffonda la cultura dell'incontro capace di far cadere tutti i muri che ancora dividono il mondo. Non accada più - continua Bergoglio - che persone innocenti vengano uccise per loro credo o religione".

Poi il riferimento alla giornata del Ringraziamento che oggi si celebra in Italia. "Quest'anno - dice Francesco -  la giornata ha per tema 'nutrire il pianeta energia della vita'. Mi unisco ai vescovi ad auspicare un impegno rinnovato perché a nessuno manchi il cibo quotidiano. Sono Vicino al mondo dell'agricoltura, si coltivi la terra in modo sostenibile". 
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