MONDO
La missione del Pontefice in America Latina
Il messaggio di "unità e riconciliazione" del Papa nel suo viaggio in Ecuador, Bolivia e Paraguay
Le parole del papa sottolineano le opportunità storiche che l'America Latina in questo momento ha di fronte. Quella attuale è una fase positiva, che vede il superamento di alcuni problemi del passato, nonostante la presenza di questioni ancora aperte e tensioni, non soltanto tra i paesi confinanti del continente americano, ma anche nell’ambito delle forti contrapposizioni interne, in particolare nei paesi oggetto della visita.
Papa Francesco ha intenzione di affrontare questi problemi con i rappresentanti di questi paesi, mettendo in pratica i suoi “buoni uffici”. Fin dal suo arrivo al trono di Pietro, Bergoglio ha ricevuto in Vaticano Capi di stato e leader delle opposizioni di molti paesi, ascoltando tutti, instancabilmente, affrontando le sfide, i problemi e i mali che affliggono il continente. Tutte questioni che, detto per inciso, egli conosce come il palmo della propria mano.
Le ferite aperte dell'America Latina sono molte. Il settimanale economico britannico The Economist, nel supplemento speciale “The World in 2014”, ha stilato una classifica del “rischio di conflitti politici e sociali nel 2014 nel mondo”.
Nel caso dell'America Latina, afferma che nessun paese figura nella categoria di rischio minimo. Solo tre paesi della regione sono considerati “a basso rischio”: Cile, Costa Rica e Uruguay. Tra i paesi a rischio medio figurano: Colombia, Cuba, Ecuador, El Salvador, Paraguay e Repubblica Dominicana. Ad alto rischio sono il maggior numero di paesi della regione. Nove in totale: Brasile, Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama e Perù.
Infine, i paesi dell'America Latina ad altissimo rischio sono soltanto tre: Argentina, Bolivia e Venezuela. I disordini politici e sociali del continente latinoamericano hanno radici antiche, così come la corruzione, il traffico di stupefacenti, la guerriglia e il lavoro minorile.
Per portare avanti il suo progetto pastorale, il Papa usa due parole chiave: “unità e riconciliazione”. Il ritorno a casa di Bergoglio, almeno per qualche giorno, è volto a esprimere l'unità dei popoli e soprattutto della famiglia. Questo enorme gesto spirituale fungerà da cassa di risonanza per il resto del continente, con l’unico obiettivo di portare pace e speranza. San Giovanni Paolo II chiamava sempre il continente latino-americano, il “continente della speranza”.
È per questo motivo che la visita del Papa può significare molto e svolgere un ruolo chiave nel processo di “unità e riconciliazione”, che, certamente, richiederà tempo, ma attraverso un impegno quotidiano verso il miglioramento, i cambiamenti arriveranno....
Tra i cinque punti salienti dell’ultima enciclica “Laudato Si", figurano modi di dire ed espressioni del Vescovo di Roma che si basano sulla sua esperienza pastorale. Sono utilizzati temi e terminologie come: “casa comune”, “Madre Terra”, “grido della Terra”, “grido dei poveri”, “poveri e vulnerabili”, “essere umano come Terra”, “ecologia integrale” (che va ben oltre l'ambiente), e vengono spesso riprese e citate riflessioni dei suoi predecessori, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Questo modo di esprimersi è strettamente legato anche alla quinta assemblea del CELAM (Conferenza Episcopale dell'America Latina e dei Caraibi) in Brasile, dove il cardinale Bergoglio guidò il lavoro di redazione del documento finale, esortando così la Chiesa latinoamericana a seguire la “missione continentale”: una Chiesa del dialogo, una Chiesa aperta al mondo moderno; in poche parole, una chiesa in “salita”, con un messaggio che parte dal suo continente ed è diretto alla Chiesa di tutto il mondo, con una carica profondamente missionaria.
I motivi per cui il Papa latinoamericano ha scelto di recarsi in Sudamerica per il suo nuovo viaggio sono forse legati alla sua conoscenza dei problemi del suo amato continente. Perché, da qui, egli potrebbe iniziare il progetto di una chiesa in “salita”, perché da lì proviene anche l’ispirazione per i documenti di "Aparecida" e "Laudato Si", con l’accento sulle periferie, sulla necessità di raggiungere tutti, soprattutto coloro che soffrono di più, gli esclusi. In pratica, è la prima volta che egli si rivolge alla propria gente con la stessa lingua.