MONDO
L'Angelus a piazza San Pietro
Papa Francesco: "Mai più guerre. Sia un anno di pace"
Lo ha detto nella Giornata mondiale della pace celebrata dalla Chiesa il 1° gennaio di ogni anno. "La pace è sempre possibile e alla radice della pace c'è la preghiera", ha sottolineato il Pontefice
Città del Vaticano
"Quanta gente innocente e quanti bambini soffrono al mondo! Signore donaci la tua pace! ". Lo scrive Papa Francesco in un tweet nella Giornata mondiale della pace celebrata dalla Chiesa il 1° gennaio di ogni anno.
L'Angelus a piazza San Pietro
Una preghiera ribadita davanti alla folla riunita in piazza San Pietro: "Buon anno a tutti: sia un anno di pace!" ha detto al termine dell'Angelus, ricordando che "la pace è sempre possibile e alla radice della pace c'è la preghiera".
In collegamento diretto con Rovereto, nel Trentino, dove hanno risuonato i rintocchi della grande campana denominata 'Maria Dolens', realizzata in onore dei caduti di tutte le guerre e benedetta da papa Paolo VI nel 1965, Francesco ha auspicato che "mai più vi siano guerre, mai più! Ma sempre desiderio e impegno di pace e di fraternità tra i popoli".
"Combattere ogni forma di schiavitù"
Bergoglio ha poi ricordato il messaggio della 48esima Giornata Mondiale per la Pace: 'Non più schiavi, ma fratelli'. "Un messaggio che ci coinvolge tutti. Tutti siamo chiamati a combattere ogni forma di schiavitù e a costruire fraternità. Tutti, ciascuno secondo la propria responsabilità". Bergoglio ha poi aggiunto: "Perché le guerre ci fanno sempre schiavi. Ricordate bene: la pace è possibile e alla radice della pace c'è sempre la preghiera, preghiamo per la pace".
Il Battesimo
Durante l'Angelus inoltre il Pontefice si è rivolto alla folla: "Vi domando nuovamente: chi di voi ricorda il giorno in cui è stato battezzato? Chi ricorda la data? Alzate la mano. Ci sono tanti ma...non tanti...". Subito dopo ha dato i "compiti a casa": "Per quelli che non la ricordano darò un compito da fare a casa: cercare la data e custoditela nel cuore. Chiedete anche ai genitori, ai padrini, alle madrine. Il giorno del Battesimo è un giorno di festa, sarà molto bello per ringraziare Dio". Il Battesimo "ci innesta come membra vive in Cristo e ci inserisce nella sua Chiesa". "All'inizio di un nuovo anno - ha continuato il Pontefice - ci fa bene ricordare il giorno del nostro Battesimo: riscopriamo il regalo ricevuto in quel Sacramento che ci ha rigenerato a vita nuova: la vita divina". "E questo attraverso la Madre Chiesa - sottolinea Bergoglio -, che ha come modello la Madre Maria. Grazie al Battesimo siamo stati introdotti nella comunione con Dio e non siamo più in balia del male e del peccato, ma riceviamo l'amore, la tenerezza, la misericordia del Padre celeste".
"Lottare contro le moderne forme di schiavitù"
Prima dell'Angelus il Pontefice ha presieduto nella Basilica di San Pietro la celebrazione della messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. "Tutti siamo chiamati ad essere liberi, tutti ad essere figli e ciascuno secondo le proprie responsabilità, a lottare contro le moderne forme di schiavitù. Da ogni popolo, cultura e religione, uniamo le nostre forze" ha detto nell'omelia della Messa.
Quanta gente innocente e quanti bambini soffrono al mondo! Signore, donaci la tua pace!
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 1 Gennaio 2015
L'Angelus a piazza San Pietro
Una preghiera ribadita davanti alla folla riunita in piazza San Pietro: "Buon anno a tutti: sia un anno di pace!" ha detto al termine dell'Angelus, ricordando che "la pace è sempre possibile e alla radice della pace c'è la preghiera".
In collegamento diretto con Rovereto, nel Trentino, dove hanno risuonato i rintocchi della grande campana denominata 'Maria Dolens', realizzata in onore dei caduti di tutte le guerre e benedetta da papa Paolo VI nel 1965, Francesco ha auspicato che "mai più vi siano guerre, mai più! Ma sempre desiderio e impegno di pace e di fraternità tra i popoli".
"Combattere ogni forma di schiavitù"
Bergoglio ha poi ricordato il messaggio della 48esima Giornata Mondiale per la Pace: 'Non più schiavi, ma fratelli'. "Un messaggio che ci coinvolge tutti. Tutti siamo chiamati a combattere ogni forma di schiavitù e a costruire fraternità. Tutti, ciascuno secondo la propria responsabilità". Bergoglio ha poi aggiunto: "Perché le guerre ci fanno sempre schiavi. Ricordate bene: la pace è possibile e alla radice della pace c'è sempre la preghiera, preghiamo per la pace".
Il Battesimo
Durante l'Angelus inoltre il Pontefice si è rivolto alla folla: "Vi domando nuovamente: chi di voi ricorda il giorno in cui è stato battezzato? Chi ricorda la data? Alzate la mano. Ci sono tanti ma...non tanti...". Subito dopo ha dato i "compiti a casa": "Per quelli che non la ricordano darò un compito da fare a casa: cercare la data e custoditela nel cuore. Chiedete anche ai genitori, ai padrini, alle madrine. Il giorno del Battesimo è un giorno di festa, sarà molto bello per ringraziare Dio". Il Battesimo "ci innesta come membra vive in Cristo e ci inserisce nella sua Chiesa". "All'inizio di un nuovo anno - ha continuato il Pontefice - ci fa bene ricordare il giorno del nostro Battesimo: riscopriamo il regalo ricevuto in quel Sacramento che ci ha rigenerato a vita nuova: la vita divina". "E questo attraverso la Madre Chiesa - sottolinea Bergoglio -, che ha come modello la Madre Maria. Grazie al Battesimo siamo stati introdotti nella comunione con Dio e non siamo più in balia del male e del peccato, ma riceviamo l'amore, la tenerezza, la misericordia del Padre celeste".
"Lottare contro le moderne forme di schiavitù"
Prima dell'Angelus il Pontefice ha presieduto nella Basilica di San Pietro la celebrazione della messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. "Tutti siamo chiamati ad essere liberi, tutti ad essere figli e ciascuno secondo le proprie responsabilità, a lottare contro le moderne forme di schiavitù. Da ogni popolo, cultura e religione, uniamo le nostre forze" ha detto nell'omelia della Messa.