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ITALIA

Vaticano

Papa: sfruttare il lavoro nero è un peccato mortale

Nella sua omelia a Santa Marta, il Pontefice afferma che  "chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente".

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"Lo sfruttamento del lavoro, nuova schiavitù, è un peccato mortale". Lo ha detto il Papa nella messa mattutina a casa Santa Marta.

"Il sangue di chi è sfruttato nel lavoro è un grido di giustizia al Signore", ha detto Francesco a quanto riferito dall'Osservatore Romano via Twitter. "Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente". E "le ricchezze in se stesse sono buone, ma sono relative. Vanno messe al giusto posto. Non si può vivere per le ricchezze". "E' più importante un bicchier d'acqua nel nome di Gesù che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente", ha detto Francesco

Migranti: Papa, non prevalgano malintesi e paure 
Bergoglio poi ad un gruppo di ambasciatori ricevuto per la presentazione dell elettere credenziali è tornatoto sul tema dei migranti: "Non dobbiamo permettere che malintesi e paure indeboliscano la nostra determinazione nell'assistere i migranti e quanti si prendono cura di loro". Ha detto "dobbiamo guardare allo straniero e il migrante come un soggetto da ascotale e apprezzato, rispettando la loro cultura e preservando la nostra, in modo che si arricchiscano entrambe. Se - invece - incomprensione e paura prevalgino qualcosa di noi stessi è danneggiato e la pace stessa è compromessa".


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