MONDO
Il corteo
Parigi, i leader del mondo in marcia contro il terrorismo
Accanto al presidente Hollande il cancelliere tedesco Merkel e il presidente del Mali. Poi Abu Mazen, Rania di Giordania, Netanyahu e i vertici Ue. Il presidente Hollande ha poi fatto visita alla famiglia del poliziotto ucciso fuori dalla redazione di Charlie Hebdo e alla grande Sinagoga. Polemiche dagli Usa per l'assenza di Obama. Non partecipa il Marocco per la presenza di immagini blasfeme
Parigi
Hanno sfilato per le strade della città tenendosi sottobraccio i leader dei 50 Paesi giunti a Parigi per manifestare solidarietà alla Francia, una nazione ferita dall'attentato contro la redazione di Charlie Hebdo e poi ancora dalla presa di ostaggi nel supermercato kosher. Alla sinistra del presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, alla destra il presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita. Un omaggio, quest'ultimo, al dipendente dell'iper kosher che ha salvato la vita a 15 ostaggi nascondendoli nelle celle frigo del supermercato.
Il presidente Hollande, che nel corso del corteo si è a lungo fermato a parlare con i superstiti di Charlie Hebdo, ha poi fatto visita alla famiglia del poliziotto Ahmed Merabet , 42 anni, musulmano, ucciso mercoledì scorso davanti alla sede del settimanale. In serata poi la visita alla grande Sinagoga di Parigi.
L'Europa unita contro il terrorismo
In prima fila i vertici dell'Ue al gran completo, segno che l'Europa intera non si piega al ricatto terrorista. Non solo il premier Renzi, ancora presidente di turno dell'Ue, e Federica Mogherini, Alto Rappresentante della Politica Estera, ma anche il presidente della Commissione Juncker, il presidente del Parlamento europeo, Schulz, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
In marcia Abu Mazen e Netanyahu
Non potevano mancare il leader dell'Autorità palestinese Abu Mazen e il primo ministro Benjamin Netanyahu con il suo capo della diplomazia Avigdor Lieberman. Poi il re di Giordania Abdullah II e la Regina Rania, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il presidente del Kosovo Atifete Jahjaga, i primi ministri di Albania, Edi Rama e Turchia, Ahmet Davutoglu, quello della Georgia, IrakliGaribashvili e ancora il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko e il primo ministro tunisino Mehdi Jomaa e quello olandese Mark Rutte.
Il Marocco boicotta il corteo
Il governo marocchino non ha partecipato alla marcia dei leader al fianco di Hollande contro il terrorismo, per la presenza in strada di riproduzioni delle vignette di Charlie Hebdo considerate da Rabat blasfeme. Non è ancora chiaro se la delegazione guidata dal ministro degli Esteri Salahedn Mezuar si sia ritirata a corteo in corso o prima di iniziare la marcia.
Polemica in Usa per assenza di Obama
Alcuni medi americani hanno sottolineato la mancata presenza del presidente americano: "Obama, Biden e Kerry grandi assenti". Obama ha scelto il ministro della Giustizia, Eric Holder, in sua rappresentanza, ma sono in molti a criticare la scelta del presidente di non partecipare a quella che molti già hanno definito "La marcia del secolo contro il terrorismo".
Il presidente Hollande, che nel corso del corteo si è a lungo fermato a parlare con i superstiti di Charlie Hebdo, ha poi fatto visita alla famiglia del poliziotto Ahmed Merabet , 42 anni, musulmano, ucciso mercoledì scorso davanti alla sede del settimanale. In serata poi la visita alla grande Sinagoga di Parigi.
L'Europa unita contro il terrorismo
In prima fila i vertici dell'Ue al gran completo, segno che l'Europa intera non si piega al ricatto terrorista. Non solo il premier Renzi, ancora presidente di turno dell'Ue, e Federica Mogherini, Alto Rappresentante della Politica Estera, ma anche il presidente della Commissione Juncker, il presidente del Parlamento europeo, Schulz, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
In marcia Abu Mazen e Netanyahu
Non potevano mancare il leader dell'Autorità palestinese Abu Mazen e il primo ministro Benjamin Netanyahu con il suo capo della diplomazia Avigdor Lieberman. Poi il re di Giordania Abdullah II e la Regina Rania, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il presidente del Kosovo Atifete Jahjaga, i primi ministri di Albania, Edi Rama e Turchia, Ahmet Davutoglu, quello della Georgia, IrakliGaribashvili e ancora il presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko e il primo ministro tunisino Mehdi Jomaa e quello olandese Mark Rutte.
Il Marocco boicotta il corteo
Il governo marocchino non ha partecipato alla marcia dei leader al fianco di Hollande contro il terrorismo, per la presenza in strada di riproduzioni delle vignette di Charlie Hebdo considerate da Rabat blasfeme. Non è ancora chiaro se la delegazione guidata dal ministro degli Esteri Salahedn Mezuar si sia ritirata a corteo in corso o prima di iniziare la marcia.
Polemica in Usa per assenza di Obama
Alcuni medi americani hanno sottolineato la mancata presenza del presidente americano: "Obama, Biden e Kerry grandi assenti". Obama ha scelto il ministro della Giustizia, Eric Holder, in sua rappresentanza, ma sono in molti a criticare la scelta del presidente di non partecipare a quella che molti già hanno definito "La marcia del secolo contro il terrorismo".