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MONDO

In fuga il sospetto aggressore

Parigi, morta la poliziotta coinvolta in una sparatoria a Porte di Chatillon

Due agenti della municipale erano intervenuti per un incidente stradale nel sud della capitale quando un uomo, armato di un mitra, ha aperto il fuoco e poi è scappato in metro. Ferito l'altro poliziotto

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Parigi si è svegliata con un'altra sparatoria e un'altra vittima. Questa volta nel sud della città a Malakoff vicino a Porte De Chatillon. Erano le 7.15 quando un uomo ha aperto il fuoco contro due agenti, un uomo e una donna, intervenuti per un incidente stradale. La donna, ricoverata in gravissime condizioni, è deceduta. Il responsabile sarebbe fuggito, ha riferito il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve giunto sul posto.

In fuga l'autore dell'assalto
Cazeneuve ha precisato che un uomo di 52 anni è stato arrestato ma non è quello che ha aperto il fuoco contro i poliziotti. L'autore dell'assalto è invece scappato sulla Clio bianca, che è stata poi ritrovata in un comune vicino a Montrouge. Secondo quanto si è appreso, gli agenti hanno circondato il veicolo, parcheggiato vicino a una stazione della metropolitana Rer. Sono giunti sul posto gli artificieri, che dovranno accertarsi che il veicolo non sia minato.

La dinamica 
Tutto sarebbe cominciato da un incidente stradale, a causa del quale alcuni agenti della polizia municipale sono stati chiamati sul posto. Mentre i poliziotti procedevano ai controlli di rito, una Clio bianca si è fermata a poca distanza, un uomo con la testa rasata e di apparente origine nordafricana - stando ai testimoni - ha estratto dal veicolo un mitra ed ha aperto il fuoco contro gli uomini e la donna in divisa.

Armato di mitra e giubbetto antiproiettile
Stando a quanto riferito, l'aggressore - che era protetto da un giubbetto antiproiettile - si è dato poi alla fuga in direzione banlieue.

Indagine affidata all'antiterrorismo
Intanto l'indagine sulla sparatoria di stamani a Montrouge è stata affidata all'antiterrorismo. Lo riferisce la Procura di Parigi, precisando che ancora non è stato stabilito alcun legame con il massacro di ieri nel settimanale Charlie Hebdo, ma che la decisione è stata presa "alla luce del contesto attuale".
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