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ECONOMIA

I numeri

Pensioni, i dati dell'Inps: più al sud che al nord, due su tre sotto i 750 euro

Via dal lavoro 3 anni dopo rispetto al 2010, su 18milioni di trattamenti 14mln sono di natura previdenziale

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Il 64,3% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro. Lo rileva l'Inps nella statistica pubblicata oggi che fotografa la situazione del sisteme pensionistico italiano spiegando che questa percentuale per le donne arriva al 78,2%. L'Inps precisa comunque che questo costituisce solo una misura indicativa della povertà dato che sono molti i soggetti titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi.

Nella 'fotografia' scattata dall'istituto di previdenza non solo l'importo degli assegni, ma anche una serie di altri dati: dall'età in cui si lascia il lavoro alla distribuzione geografica dei trattamenti.

In pensione sempre più tardi
All'inizio del 2015 le età di uscita media per vecchiaia si è innalzata a 65,8 anni, quasi tre anni in più rispetto al 2010. L'uscita media per vecchiaia è stata di 66,4 anni per gli uomini (+0,7 sul 2010) e di 64,2 per le donne (3,1 anni in più sul 2010 soprattutto a causa dell'innalzamento dell'età di vecchiaia). Le pensioni anticipate sono state liquidate a 60,2 anni (+1,1 anni sul 2010. Le donne vanno in media in pensione anticipata a inizio 2015 con 59,9 anni e gli uomini con 60,5.

Quasi 20mln di pensioni erogate
Le pensioni vigenti all'inizio del 2015 sono 18,04 milioni, 14,3 delle quali di natura previdenziale (3,7 milioni sono le prestazioni di tipo assistenziale). L'Inps spiega che l'importo totale annuo della spesa è pari a 192,6 miliardi di cui 173 sostenuti dalle gestioni previdenziali. L'Inps sottolinea che il numero delle pensioni è diminuito di 112 mila unità rispetto all'inizio del 2014 mentre la spesa è aumentata di 1,3 miliardi e rappresenta l'11,8% del Pil.

Crescono i trattamenti d'invalidità
Crescono ancora, nonostante il calo complessivo del totale delle pensioni vigenti, i trattamenti di invalidità civile. A inizio 2015 le pensioni agli invalidi civili erano 2.885.000 in crescita rispetto ai 2.838.000 del 2014. Dal 2015 quando questo tipo di trattamenti erano 2,1 milioni, la crescita è stata superiore al 37,3%. L'importo medio mensile di queste pensioni è di 422 euro.

Nel 2014 un milione di pensionati in più
Nel 2014 sono stati liquidati 995.000 nuovi assegni con una prevalenza di prestazioni assistenziali (il 54%). L'Inps spiega che il numero così elevato di pensioni assistenziali è compensato da un ricambio ''molto più veloce delle pensioni di tipo previdenziale''. Nel complesso l'importo stanziato per le pensioni liquidate nel 2014 è pari a 8 miliardi, circa il 4% dell'importo complessivo in pagamento. Nel 2004 le prestazioni assistenziali liquidate erano 449.783 pari al 39,8% delle pensioni liquidate. E' scesa anche l'età media alla decorrenza delle prestazioni assistenziali: nel 2014 era a 68,1 anni a fronte dei 69,5 del 2004. Le pensioni previdenziali sono passate invece in dieci anni dal 60,2% al 45,9 del totale delle liquidate  con un'età media alla decorrenza passata da 62,2 anni a 66,2 e un aumento medio di 4 anni.

Più assegni al sud che al nord
Il 48,2% delle pensioni è percepito da persone residenti al Nord, (305 pensioni ogni 1000 residenti), il 19,1% al Centro (281 su 1000) e il 30,3% al Sud e Isole (262 su 1000). Il restante 2,4%, 427.597 pensioni, è erogato a soggetti residenti all'estero. Il Nord ha un numero di pensioni per residente maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito da Centro e Sud, mentre l'ordine si inverte per le invalidità previdenziali e per le prestazioni assistenziali. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, e il 55% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all'Italia settentrionale, il 24,7% all'Italia meridionale e isole, il 19,7% all'Italia centrale e lo 0,6% ai soggetti residenti all'estero. L'importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.098 euro, con un valore più elevato al nord, pari a 1.174,25 euro.
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