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ECONOMIA

Valore più basso da 15 anni

Pil, Istat conferma: crescita zero nel quarto trimestre 2014, -0,5% annuo

L'Istituto rivede al ribasso le stime diffuse a febbraio; nel 2014 Pil sceso dello 0,4%, terzo anno di calo. La variazione acquisita del Pil per il 2015 è pari a -0,1%. 

(Ansa)
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Crescita zero per il Pil italiano nel quarto trimestre del 2014 rispetto al trimestre precedente. L'Istat conferma le stime sul dato congiunturale diffuse a metà febbraio, ma rivede al ribasso la variazione su base annua, al -0,5% dal -0,3% delle stime preliminari. ll livello toccato dal Pil italiano nel quarto trimestre del 2014 è il più basso dallo stesso trimestre del 1999, ovvero da 15 anni.

Nel 2014 il Pil, corretto per gli effetti del calendario, è sceso dello 0,4%. L'Istituto, ricorda infatti che il 2014 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al 2013. È il terzo anno in cui il Prodotto interno lordo risulta in calo, (dal 2012). La variazione acquisita del Pil per il 2015 è pari a -0,1%. 

Nel quarto trimeste 2014, rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna registrano una lieve risalita, con una crescita dello 0,2% sia dei consumi finali nazionali, sia degli investimenti fissi lordi. Anche importazioni ed esportazioni sono aumentate, con incrementi rispettivamente dello 0,3% e dell'1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte fornisce un contributo alla crescita del Pil positivo per 0,2 punti percentuali; risultano nulli l'apporto dei consumi delle famiglie residenti e delle Istituzioni sociali private (ISP) e quello degli investimenti fissi lordi, mentre la spesa della pubblica amministrazione contribuisce per +0,1 punti.

Un contributo positivo più ampio giunge dalla domanda estera netta (+0,4 punti percentuali), mentre le scorte sottraggono 0,6 punti percentuali alla variazione del Pil. Il valore aggiunto ha registrato variazioni negative nell'agricoltura (-4,4%), nell'industria in senso stretto (-0,3%) e nelle costruzioni (-0,5%), mentre e' aumentato dello 0,2% nei servizi. Anche in termini tendenziali, si registrano cali nell'agricoltura (-6,9%), nell'industria in senso stretto (-1,4%) e nelle costruzioni (-3,2%) e un lieve incremento nei servizi (+0,2%).
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