POLITICA
Dopo l'estate in arrivo novità
Poletti: "Dobbiamo rendere più flessibile la possibilità di pensionamento"
"L'unico modo serio per affrontare la questione - dice il ministro - è quello di inquadrare i diversi interventi nella Legge di Stabilità"
Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti risponde sulle pensioni annunciando, per l’autunno, decise novità.
Basta con gli interventi tampone, con la prossima legge di Stabilità, ad ottobre, arriverà una nuova norma che consentirà la flessibilità in uscita. Il governo ci sta lavorando da tempo con l’obiettivo di trovare una soluzione strutturale, che parta dalle situazioni emergenziali, ma che sia di utilizzo universale. Sul tavolo, diverse opzioni. L’idea per ora è quella di utilizzare non uno strumento unico per tutti, ma una serie di soluzioni differenti, di modo che ognuno possa utilizzare quello più adatto alla propria situazione.
“Basta parlare di articolo 18, è già stato modificato”
Sulla questione lavoro ed articolo 18, il ministro spiega: “La delega (sul lavoro ndr) non può essere ridotta alla questione dell’art.18, visto che interviene su tutte le materie, dagli ammortizzatori sociali in giù. L’art.18 è stato modificato due anni fa: prima di tutto bisogna capire come è stato applicato nella sua ultima versione, e poi si deciderà. Sui contratti, comunque, nella delega si parla di una semplificazione delle tipologie contrattuali. E della sperimentazione di un contratto d’inserimento a tutele progressive. Continuo a pensare che un contratto a tempo indeterminato debba costare di meno di uno a termine”. “I posti – continua Poletti - li crea solo lo sviluppo dell’economia, le imprese che investono, i cittadini che consumano. Alternative miracolose non ne esistono. Ma le regole aiutano gli imprenditori a fare investimenti in un contesto stabile, possono semplificare, eliminare contenziosi”.
Cassa integrazione in deroga, “problema risolto”
Infine, il tema cassa integrazione, con sindacati e Regioni che parlano di circa 150mila persone “a secco”. “Abbiamo deliberato e spostato 400 più 400, cioè 800 milioni di euro che erano stanziati sul 2014 per pagare i residui di cassa del 2013. Naturalmente se una parte di queste risorse non sarà impegnata nel 2013, potrà esserlo nel 2014. Essendo rimasti a copertura della Cig in deroga solo 600 milioni di copertura. Contemporaneamente ci siamo impegnati a trovare nuove fonti di copertura. Cosa che è avvenuta di concerto con il ministero dell’Economia”.
Si tratta, spiega Poletti, “di ulteriori 600 milioni. Per avere piena disponibilità di queste risorse abbiamo bisogno di una norma: non è stato possibile farlo nell’ultimo consiglio dei ministri e presumo che si farà nel prossimo. Sostanzialmente il problema è risolto. Contemporaneamente sarà approvato un decreto interministeriale per mandare in pagamento subito 400 milioni di questi 600”.