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ECONOMIA

Il ministro del Lavoro al congresso della Cgil

Poletti: "Fase d'ascolto per le pensioni. Cassa integrazione da rivedere"

Il ministro - ha spiegato - deve confrontarsi e sapere "cosa pensano le organizzazioni sindacali. C'è una discussione aperta su come si fanno le cose, con quale significato si fanno"

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti
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Rimini Applausi e qualche fischio ad accogliere il ministro del Lavoro al Congresso della Cgil: Giuliano Poletti è stato salutato così al suo arrivo al Palacongressi di Rimini.

Fase d'ascolto sulle pensioni
"Abbiamo davanti un periodo di ascolto - ha spiegato Poletti - tutti quelli che vogliono depositare delle valutazioni lo faranno e alla fine di questo periodo si farà una sintesi di quello che è emerso e prenderemo le decisioni". Quindi è "sbagliato cominciare a discutere oggi" se la riforma delle pensioni potrà essere cambiata. "Abbiamo fatto delle proposte - ha aggiunto - abbiamo proposto delle suggestioni perché ci sono temi che non hanno una puntuale definizione".

Cassa integrazione
"In prospettiva il tema della cassa in deroga e della mobilità in deroga dovrà essere radicalmente rivisto perché non possiamo continuare ad andare avanti con un meccanismo di questo genere che pesa sulle tasche dei cittadini italiani, perché viene finanziato dal fisco. Per come è stato storicamente costruito - ha inoltre ricordato - doveva essere un elemento di tampone in una situazione di emergenza ed è invece diventato uno strumento che tende ad allargarsi e a diventare sostanzialmente insostenibile".

Al più presto il tema esodati
Prima risolvere il problema degli esodati, poi le "ulteriori valutazioni". Così il ministro risponde ai giornalisti che gli chiedono se il governo raccoglierà la proposta avanzata ieri dal segretario della Cgil Susanna Camusso di riformare il sistema previdenziale. Poletti ha sottolineato che c'è "un'oggettiva difficolta'" a identificare la platea degli esodati, che conta di superare presto.

L'interesse per la Cgil
Poletti ha spiegato la sua presenza al congresso della Cgil "perché è del tutto evidente che la Cgil è una grande organizzazione. Il ministro deve confrontarsi e sapere cosa pensano le organizzazioni sindacali. C'è una discussione aperta su come si fanno le cose, con quale significato si fanno. Il ministro del Lavoro incontra le parti sociali, discute, ascolta, valuta. Poi come è naturale che sia, il Governo si prende la responsabilità delle decisioni che deve assumere, avendo ascoltato e utilizzato le valutazioni, gli elementi di valore portati, ma prendendosi la responsabilità totale della decisione".
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