ECONOMIA
Lo sbarco in Borsa
Poste Italiane, parte la privatizzazione
L'Ad Caio presenta l'avvio dell'offerta pubblica di vendita. La più grande operazione di privatizzazione in Europa quest'anno. Caio: "Quotazione contribuirà ad ammodernamento Paese"
Caio: "Quotazione contribuirà all'ammodernamento del Paese"
La quotazione del gruppo, ha spiegato Caio, ha «un significato economico e anche un significato per il Paese» .
«C’è la profonda convinzione - ha aggiunto il manager- che questo sia un passaggio necessario per garantire la sostenibilità a lungo termine di questa azienda, che è parte della nostra storia e che oggi con l’Ipo più grande d’Europa mette l’Italia al centro dell’attenzione in Europa».
Tra gli obiettivi della privatizzazione, ha proseguito, c’è poi anche quello di «garantire il futuro delle persone di Poste, un futuro sostenibile in un mercato che evolve alla velocità della luce, e che può essere travolgente se non viene gestito». Caio conferma quindi le 8.000 assunzioni in programma. "Sono già avviate. Serviranno a modificare e rafforzare il profilo professionale dei lavoratori di Poste per servire al meglio i cittadini".
L’Ipo, ha concluso Caio, ha quindi «sicuramente valenza finanziaria ed economica ma anche di politica industriale, di contribuzione alla modernizzazione del paese».
Come funziona il collocamento
Della quota di azioni che andrà sul mercato il 70% è dedicato agli investitori istituzionali (fondi pensione, assicurazioni e banche), il restante 30% è per il mercato retail, cioè per i singoli risparmiatori. Il 3,3% dell'offerta è riservata ai dipendenti del gruppo. Da questa sera sarà possibile andare in banca e prenotare l'acquisto di azioni. Per i lotti sono previste tre diverse opzioni: il lotto minimo da 500 azioni, uno intermedio da 2mila azioni, uno maggiorato da 5mila azioni. Considerando che il prezzo oscillerà tra 6 e 7,5 euro, l'investimento minimo si attesterà tra i 3mila e i 3.750 euro. Poste premierà la "fedeltà" di chi acquisterà azioni al collocamento e le terrà in portafoglio per almeno un anno: è prevista infatti una bonus share del 5% (con l'assegnazione di una azione gratuita ogni venti) che salirà al 10% (una azione gratuita ogni 10) per le azioni dei lotti riservati ai dipendenti. Ad incentivare ulteriormente gli investitori concorrerà la politica dei dividendi : il consiglio di amministrazione ha deciso che proporrà all'assemblea degli azionisti, alla chiusura degli esercizi 2015 e 2016, "la distribuzione di una percentuale non inferiore all'80% dell'utile netto consolidato di periodo di pertinenza del gruppo". Caio ha spiegato che si deciderà dopo i primi due anni se confermare o meno questa politica
Le prossime privatizzazioni in programma
Dopo quella di Poste Italiane, nei piani del Governo,dovrebbero decollare le privatizzazioni dell'Enav e di Stmicroelectronics Holding. Sono state inoltre avviate le attività preliminari per la cessione a Cdp del 12,5% detenuto dall'Economia del Fondo Italiano di Investimento. E da mesi è allo studio il dossier Ferrovie dello Stato, mentre sono in fase di definizione le operazioni relative alle partecipate Fs Grandi Stazioni e Cento Stazioni. Un programma che dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa lo 0,4% del Pil quest'anno e lo 0,5% nei prossimi 3 anni.
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