MONDO
La conferenza stampa nella residenza fuori Mosca
Ucraina, Putin: "C'è stato un colpo di Stato, l'uso della forza sarà l'ultima risorsa"
Per la prima volta parla il leader del Cremlino che ha definito gli eventi che hanno portato alla destituzione di Viktor Yanukovich, riconosciuto come unico presidente legittimo, e il nuovo governo di Kiev "un'azione incostituzionale". Al momento, assicura, "non c'è la necessità" di inviare truppe russe in Ucraina anche se "la possibilità rimane"
Mosca
In Ucraina c'è stato un colpo di Stato incostituzionale e il potere è stato preso militarmente, con le armi: queste le parole del presidente russo, Vladimir Putin, a proposito della crisi nel Paese confinante, nella sua prima conferenza stampa dalla fuga dell'ex leader ucraino, Viktor Yanukovich. Secondo Putin, che ha parlato nella propria dacia fuori Mosca, lo stesso Yanukovich ha ottemperato a tutte le condizioni previste dall'accordo raggiunto con le forze di opposizione il 21 febbraio, giorno precedente la caduta del vecchio regime, in particolare con la rinuncia alle sue prerogative. Per questo il presidente russo ritiene che la sua destituzione sia stata illegittima. Il leader del Cremlino ha riconosciuto che il popolo ucraino voleva un cambiamento, ma aggiunto che non va incoraggiato alcun "cambiamento illegale".
"La forza militare ora non serve ma posso decidere di usarla"
Il presidente russo ha ribadito che per il momento non c'è alcun bisogno di fare uso della forza in Crimea, ma quella militare resta comunque un'opzione per Mosca, "l'estrema risorsa" cui ricorrere per proteggere i russi in Ucraina. Ha spiegato che "Non sono soldati russi" quelli che circondano le basi militari ucraine in Crimea e ha assicurato: "Se deciderò di usare la forza sarà legittimo e completamente in linea con il diritto internazionale perché abbiamo ricevuto una richiesta dal presidente legittimo dell'Ucraina e perché è in linea con i nostri interessi nazionali". In conferenza stampa il leader del Cremlino ha aggiunto che il suo Paese si riserva di impiegare tutte le opzioni anche nelle altre regioni russofone dell'Ucraina orientale, qualora dovesse prevalervi l'illegalità.
"Non intendiamo annettere la Crimea"
"La revoca dell'ambasciatore russo a Washington è una misura estrema, ma la useremo se necessario, anche se io vorrei evitarlo. E poi ha assicurato che Mosca non vuole annettersi la Crimea: ha assicurato Putin in diretta tv. "La Russia non sta considerando l'opzione di unire la Crimea. Solo i cittadini possono e devono decidere sul loro futuro nelle condizioni di libera espressione della volontà e di sicurezza".
"Yanukovich è il presidente, non riconosceremo le elezioni se in clima di terrore"
Il Parlamento dell'Ucraina è legittimo, mentre il nuovo presidente non lo è, ha aggiunto Putin. Una posizione già espressa domenica dal premier Dimitry Medvedev, tramite un post su Facebook. Putin ha raccontato di aver incontrato due giorni fa Ianukovich smentendo le voci che davano per morto l'ex presidente ucraino. Sul futuro govenro ucraino ha aggiutno che Mosca non riconoscerà le presidenziali ucraine fissate per il 25 maggio se si svolgeranno in una atmosfera di terrore.
"Chi non vuole partecipare al G8 di Sochi non venga"
Putin ha anche sfidato i Paesi occidentali dopo la loro decisone di boicottare i lavori
preparatori per il vertice annuale del G8, in programma a inizio giugno a Sochi: "Noi siamo pronti a ospitare il vertice", ha sottolineato in conferenza stampa il presidente russo, ma i leader che non vogliono parteciparvi "non hanno alcun bisogno di recarvisi". Ha poi messo in guardia l'Occidente dall'imporre sanzioni a Mosca. Chi vuole imporle, ha avvertito, farebbe meglio a valutare prima le ripercussioni che gliene deriverebbero perchè "tutte le minacce nei confronti della Russia sono controproducenti e nocive".
"La forza militare ora non serve ma posso decidere di usarla"
Il presidente russo ha ribadito che per il momento non c'è alcun bisogno di fare uso della forza in Crimea, ma quella militare resta comunque un'opzione per Mosca, "l'estrema risorsa" cui ricorrere per proteggere i russi in Ucraina. Ha spiegato che "Non sono soldati russi" quelli che circondano le basi militari ucraine in Crimea e ha assicurato: "Se deciderò di usare la forza sarà legittimo e completamente in linea con il diritto internazionale perché abbiamo ricevuto una richiesta dal presidente legittimo dell'Ucraina e perché è in linea con i nostri interessi nazionali". In conferenza stampa il leader del Cremlino ha aggiunto che il suo Paese si riserva di impiegare tutte le opzioni anche nelle altre regioni russofone dell'Ucraina orientale, qualora dovesse prevalervi l'illegalità.
"Non intendiamo annettere la Crimea"
"La revoca dell'ambasciatore russo a Washington è una misura estrema, ma la useremo se necessario, anche se io vorrei evitarlo. E poi ha assicurato che Mosca non vuole annettersi la Crimea: ha assicurato Putin in diretta tv. "La Russia non sta considerando l'opzione di unire la Crimea. Solo i cittadini possono e devono decidere sul loro futuro nelle condizioni di libera espressione della volontà e di sicurezza".
"Yanukovich è il presidente, non riconosceremo le elezioni se in clima di terrore"
Il Parlamento dell'Ucraina è legittimo, mentre il nuovo presidente non lo è, ha aggiunto Putin. Una posizione già espressa domenica dal premier Dimitry Medvedev, tramite un post su Facebook. Putin ha raccontato di aver incontrato due giorni fa Ianukovich smentendo le voci che davano per morto l'ex presidente ucraino. Sul futuro govenro ucraino ha aggiutno che Mosca non riconoscerà le presidenziali ucraine fissate per il 25 maggio se si svolgeranno in una atmosfera di terrore.
"Chi non vuole partecipare al G8 di Sochi non venga"
Putin ha anche sfidato i Paesi occidentali dopo la loro decisone di boicottare i lavori
preparatori per il vertice annuale del G8, in programma a inizio giugno a Sochi: "Noi siamo pronti a ospitare il vertice", ha sottolineato in conferenza stampa il presidente russo, ma i leader che non vogliono parteciparvi "non hanno alcun bisogno di recarvisi". Ha poi messo in guardia l'Occidente dall'imporre sanzioni a Mosca. Chi vuole imporle, ha avvertito, farebbe meglio a valutare prima le ripercussioni che gliene deriverebbero perchè "tutte le minacce nei confronti della Russia sono controproducenti e nocive".