MONDO
Trilaterale Italia, Egitto e Algeria
Questione Libica, Gentiloni: "Sosteniamo rinascita del paese"
Il Ministro ha rinnovato l'appello alle fazioni libiche chiedendo di sottoscrivere l'accordo per un governo di unità nazionale, "accordo è un buon compromesso". Il ministro Pinotti torna sulle accuse del governo di Tobruk di violazione delle acque territoriali: "Notizia falsa, tensioni vogliono mandare a monte i negoziati Onu"
Roma
Se l'accordo di pace dell'Onu sarà approvato, "l'Italia, con Egitto, Algeria e altri Paesi, è pronta a sostenere ed accompagnare la rinascita della Libia". Così il ministro degli Esteri, Gentiloni, durante l'incontro con i colleghi di Egitto e Algeria sulla crisi in Libia. Incontro che giunge all'indomani delle tensioni tra Italia e Libia con il governo di Tobruk che ha accusato la violazione delle proprie acque territoriali da parte di tre navi da guerra italiane. Una presenza smentita dal ministero della Difesa.
Il ministro ha rinnovato l'appello alle fazioni libiche chiedendo di sottoscrivere l'accordo per un governo di unità nazionale mediato dall'Onu, nella giornata in cui comincia il dibattito per il voto finale al Parlamento di Tobruk. "Non esistono accordi perfetti, è un buon compromesso". Ha sottolineato: "Una Libia stabile e unita è importante per il popolo libico perchè da lì possono venire la riconciliazione, lo sviluppo e il contrasto alle infiltrazioni dell'Isis. Ma la stabilità della Libia è importante anche per la regione. L'accordo contribuirebbe alla pace di tutta l'area del Mediterraneo. Naturalmente la decisione è nelle mani del popolo libico".
Sulle tensioni con il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, è tornato il ministro Pinotti. "La notizia è falsa. Le nostre navi, che stanno pattugliando il Mediterraneo, erano in acque internazionali ben aldiquà delle acque territoriali libiche" ha ribadito il titolare della Difesa. Poi ha accusato: " Le tensioni attuali in Libia sono legate alla volontà di influire o addirittura mandare a monte i negoziati che vengono portati avanti dall'emissario Onu Bernardino Leon. Non c'è tensione particolare tra Libia e Italia".
Il ministro ha rinnovato l'appello alle fazioni libiche chiedendo di sottoscrivere l'accordo per un governo di unità nazionale mediato dall'Onu, nella giornata in cui comincia il dibattito per il voto finale al Parlamento di Tobruk. "Non esistono accordi perfetti, è un buon compromesso". Ha sottolineato: "Una Libia stabile e unita è importante per il popolo libico perchè da lì possono venire la riconciliazione, lo sviluppo e il contrasto alle infiltrazioni dell'Isis. Ma la stabilità della Libia è importante anche per la regione. L'accordo contribuirebbe alla pace di tutta l'area del Mediterraneo. Naturalmente la decisione è nelle mani del popolo libico".
Sulle tensioni con il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, è tornato il ministro Pinotti. "La notizia è falsa. Le nostre navi, che stanno pattugliando il Mediterraneo, erano in acque internazionali ben aldiquà delle acque territoriali libiche" ha ribadito il titolare della Difesa. Poi ha accusato: " Le tensioni attuali in Libia sono legate alla volontà di influire o addirittura mandare a monte i negoziati che vengono portati avanti dall'emissario Onu Bernardino Leon. Non c'è tensione particolare tra Libia e Italia".