POLITICA
Dopo il referendum
La crisi di governo sul tavolo di Mattarella, consultazioni fino a sabato
Dal capo dello Stato i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini, e il presidente emerito Napolitano. Mattarella intende procedere con il massimo scrupolo ma anche rapidamente, visto che il 15 dicembre, esattamente tra una settimana, è in agenda un Consiglio europeo
Al via le consultazioni al Colle
Le consultazioni proseguiranno domani e si concluderanno sabato 10 dicembre. Uno ad uno, tutti i gruppi parlamentari incontreranno Mattarella, ma sarà comunque sabato la giornata più calda quando saliranno al Colle la delegazione della Lega Nord, formata da Giancarlo Giorgetti, vice segretario, e dai capigruppo di Senato e Camera, Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga, Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, il Movimento 5Stelle, e infine il Partito democratico. I grillini non dovrebbero essere accompagnati da Beppe Grillo che, al momento, fanno sapere fonti parlamentari, non avrebbe intenzione di partecipare. Anche la delegazione dem sarà orfana del suo segretario. Parteciperanno Lorenzo Guerini, Matteo Orfini e i due capigruppo, Ettore Rosato e Luigi Zanda.
L'incognita Mattarella
Domenica sarà la giornata della riflessione di Mattarella sul contenuto della prima tornata di consultazioni. Per una decisione che al Colle considerano probabile nella giornata di lunedì: "entro martedì" è la formula. Tutte le strade sono apertissime e percorribili: reincarico a Renzi - che è tutt'ora pienamente in carica per l'amministrazione corrente avendo Mattarella per ora respinto le dimissioni, riservandosi la decisione finale- mandato esplorativo, mandato pieno per un governo isituzionale sostenuto anche da forze oggi all'opposizione di Renzi, mandato pieno per un governo di responsabilità per la riforma elettorale sostenuto dalla stessa maggioranza di Renzi ma con un altro premier.
Il presidente del Senato Pietro Grasso per la formula istituzionale e i ministri Pier Carlo Padoan, Paolo Gentiloni e Graziano Delrio sono i nomi in pole come alternative a Renzi. Anche se la maggioranza mai mancata a Renzi in Parlamento e confermata solo pochi minuti prima delle sue dimissioni dal Senato sulla manovra sono un fatto imprescindibile per Mattarella.