Secondo giorno di consultazioni, delegazioni dei partiti al Colle
Il Pd sostiene l'incarico a Conte. Renzi: "Prima si sceglie dove e con chi"
La delegazione Dem lascia il Quirinale dopo una breve dichiarazione e senza rispondere ai giornalisti. Renzi ha detto 'no' a un mandato esplorativo a Giuseppe Conte
Nicola Zingaretti, scuro in volto, è stato l'ultimo a rilasciare la dichiarazione dopo l'incontro del Pd con il presidente Mattarella, al termine di una giornata che ha visto delegazioni dei partiti a colloquio con il capo dello Stato, nel secondo giorno di consultazioni (ora al Colle tocca a centrodestra e 5S).
Un discorso breve quello del segretario Dem, letto quasi d'un fiato, e nessuna q&a con i giornalisti. "Abbiamo manifestato al presidente Mattarella una grande preoccupazione per l'apertura della crisi di governo che continuiamo a considerare un atto irresponsabile in un momento di estrema difficoltà per il Paese" ha detto il segretario Dem. Il Pd ha comunicato di sostenere l'incarico al presidente uscente Giuseppe Conte- che anche nell'ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato- "per un governo che possa contare su un'ampia e solida base parlamentare, che sia nel solco della migliore tradizione europeista, che sia in grado di affrontare le emergenze della pandemia e che realizzi con riforme istituzionali quella macchina pubblica in grado di far ripartire il Paese".
"Combattere la pandemia, continuare la campagna vaccinale, attivare il Recovery fund, mettere in sicurezza e rilanciare scuola, università e sistema sanitario, varare una riforma per moderne politiche attive del lavoro e varare riforme che diano efficienza allo Stato a cominciare da una legge elettorale di stampo proporzionale".
"Il Pd si farà carico con lealtà e responsabilità di questa missione per uscire a testa alta da questo momento buio che noi abbiamo contrastato" ha concluso il leader Dem. "Auspichiamo una soluzione della crisi in tempi rapidi".
Prima del Pd c'è stata Italia Viva. Mentre è in corso il colloquio tra la delegazione Dem e Mattarella, emerge che Matteo Renzi ha rifiutato il sostegno a un mandato esplorativo a Giuseppe Conte.
Renzi (Iv): "Il premier? Prima si sceglie dove e con chi, poi il nome"
"Abbiamo ringraziato il presidente per il lavoro di questi sei anni e per il lavoro che lo attende. Iv ha espresso al presidente la preoccupazione, non già per la crisi politica ma per quella sanitaria, economica ed educativa che il nostro Paese sta vivendo. C'è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente di più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d'accordo".
Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dopo l'incontro al Quirinale con il presidente Mattarella.
"Il Paese vive la più difficile situazione economica dal dopoguerra, siamo preoccupati dallo sblocco dei licenziamenti, dal rapporto tra popolazione e decessi per Covid tra i più alti al mondo e una difficoltà oggettiva nella gestione della scuola che per noi è la prima preoccupazione. Dobbiamo occuparci della nuova generazione. Abbiamo chiesto di parlarne con quella che era la maggioranza fino a poche settimane fa e abbiamo chiesto risposte all'altezza e non le abbiamo ricevute: alla luce di questo abbiamo chiesto con atto di grande coraggio e nobiltà di lasciare le poltrone".
"La caccia al singolo parlamentare è indecorosa, si è fatto credere che con un voto o due si affrontasse la crisi. Iv è esattamente l'opposto come dimostrano le nostre ministre che si sono dimesse". Questa caccia "fino a oggi non ha prodotto un'altra maggioranza. Chiediamo di fare presto. Siamo pronti a impegnarci se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Iv e nel caso discutere delle idee".
"Andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia- ha continuato Renzi-, rischiamo di perdere l'appuntamento con il Recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale".
"Abbiamo sentito 'mai più con Iv', 'non più con Iv', poi 'Iv è irresponsabile e inaffidabile'- ha continuato il leader di Iv-. Noi pensiamo sia inaffidabile chi non vuole affrontare adesso la questione dei prossimi anni. Non siamo né inaffidabili né irresponsabili ma molto chiari e diretti: abbiamo sentito parole su di noi al limite dell'insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza. Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha messo veti su noi".
"Il Mes sono 36 miliardi per la sanità, noi pensiamo che vadano presi, Iv è a favore e ci sembra strano che un governo europeista tema il Mes". Al premier Conte "abbiamo detto discutiamo con una lettera ma non hanno voluto discutere".
Conte? "Noi non abbiamo fatto il suo nome, perché siamo in una fase precedente". Le scuse? "La dimensione delle scuse appartiene agli scontri caratteriali. Questo non è il grande fratello. Questa è politica. Qui siamo al Quirinale" ha affermato Renzi, aggiungendo: "L'ho detto anche al presidente del consiglio dimissionario quando l'ho sentito nel pomeriggio. Non c'è nessun problema caratteriale nei suoi confronti. Questa è politica".
Seconda giornata di consultazioni al Quirinale
Giornata intensa quella iniziata questa mattina al Quirinale con le consultazioni avviate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per risolvere la crisi di governo apertasi con le dimissioni del premier, Giuseppe Conte.
Mattarella, dopo aver ricevuto ieri i presidenti di Camera e Senato, ha incontrato le delegazioni dei partiti. In mattinata, il Gruppo Parlamentare "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica; il Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica; i Componenti del Gruppo Misto del Senato della Repubblica "+ Europa - Azione" e del Gruppo Misto della Camera dei deputati "Azione- + Europa - Radicali italiani"; il Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati; il Gruppo parlamentare "Europeisti- MAIE - Centro Democratico "del Senato della Repubblica. Nel pomeriggio è stata la volta di Leu, Italia Viva e Pd.
Le dichiarazioni delle delegazioni
Gruppo Autonomie Senato, ok a Conte ter
"Abbiamo una preferenza per un eventuale Conte ter. Abbiamo avuto una buona esperienza con Conte che ci ha sempre dato una mano. Pensiamo sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e senza di lui è difficile avere una stabilità". Lo ha detto Julia Unterberger del Gruppo "Per le Autonomie" al Senato al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica. "Abbiamo confermato al presidente Mattarella il sostegno per qualsiasi formazione purché sia fortemente europeista e abbia nel programma la tutela delle minoranze linguistiche e delle autonomie speciali. Il Paese non ha bisogno di una crisi. Si deve trovare una soluzione politica e non un governo tecnico", ha aggiunto.
Gruppo Misto, De Petris: "Avanti con Conte, allargare la maggioranza"
Avanti con Conte, allargando la maggioranza. E' questa la posizione espressa da Loredana De Petris di Leu, presidente del gruppo Misto del Senato, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica. "Abbiamo esposto al presidente tutte le nostre preoccupazioni che sono anche dei cittadini di fronte a una crisi che - ha detto - riteniamo molto grave e irresponsabile. Partendo da questa preoccupazione, abbiamo con molta chiarezza esposto la nostra convinzione e anche la nostra indicazione che è quella del presidente Conte. Per noi è indispensabile e necessario costruire intorno a Conte, rinforzare la maggioranza, certamente allargarla su contenuti molto chiari che non sono solo quelli dell'emergenza. Abbiamo indicato con chiarezza Conte, è necessario per il Paese che possa continuare in Europa il lavoro che è stato fatto e che ha portato certamente cambiamenti alle politiche Ue e fatto sì che il nostro Paese fosse quello che più ha avuto in assegnazione risorse. Teniamo che il cambio di interlocuzione possa fare danni al Paese. Intorno all'asse Pd-M5s-Leu bisogna ricostruire la maggioranza e allargarla. Siamo profondamente convinti che questa sia la soluzione".
Azione e +Europa, Bonino: "Nessuna continuità, sì a nuovo presidente e maggioranza Ursula"
"Azione e +Europa sono impegnate a costruire un progetto inclusivo con forze profondamente europeiste. Abbiamo manifestato con chiarezza a Mattarella che non siamo disposti a nessun tipo di continuità, ma che possiamo discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato che abbia un notevole profilo riformista e riformatore, coinvolgendo forze che al Parlamento europeo sostengono il lavoro di Ursula Von der Leyen". Così Emma Bonino, presidente del gruppo Misto del Senato "+ Europa - Azione" al termine del giro di consultazioni al Quirinale.
Tabacci: "Reincarico a Conte è unico punto di equilibrio"
"Un reincarico a Conte ci sembra necessario perché è l'unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura", è necessario "dare vita a un governo ancora più autorevole di quello attuale" per la sfida sulla campagna vaccinale e il rilancio economico del Paese. Lo ha detto Bruno Tabacci, esponente di Centro democratico alla Camera, dopo l'incontro con il presidente della Repubblica nell'ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo."Ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella che ha già dimostrato di essere non un notaio ma un punto di riferimento decisivo, ci auguriamo ci sia uno sbocco positivo" della crisi di governo, ha concluso.
Maie, Merlo: "Allargare maggioranza senza esclusioni"
"Non pensiamo a una campagna per allargare il nostro gruppo. Parliamo con tutti per allargare la maggioranza senza escludere nessuno". Lo ha detto Ricardo Merlo del Maie, Europeisti-Maie-Centro Democratico del Senato, al termine dell'incontro con il presidente Mattarella rispondendo a un cronista che gli ha chiesto se stia continuando il "suo proselitismo". "Abbiamo come punto di riferimento il premier Conte, per noi è l'unica soluzione per poter continuare avanti con questa legislatura" ha detto Merlo. Anche il senatore Gregorio De Falco ha riferito che "abbiamo espresso al presidente la nostra seria preoccupazione per la crisi in atto, non si può perdere tempo e anche per questo chiediamo il reincarico al governo che è già 'up to date'".
Leu, Fornaro: "Avanti con Conte, ampliare la maggioranza"
"Abbiamo comunicato al presidente, che ringraziamo, la nostra disponibilità a proseguire la nostra esperienza di Governo con il presidente Conte, fondata su una maggioranza tra M5S, Pd e M5S e chi si riconosce nei valori di una Europa solidale" Lo ha detto Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera, dopo l'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica.
"Noi riteniamo che quando c'è una crisi al buio bisogna muoversi con prudenza e per step. Il primo step è se questa maggioranza e questo premier che ha ottenuto la maggioranza una settimana fa alla Camera e al Senato possa allargare la sua base parlamentare. Anticipare i passaggi futuri è sempre sbagliato".
"In democrazia le elezioni sono una delle possibilità, riteniamo che in questa fase debba essere l'ultima. Se ci si arrivasse, il sistema elettorale non è una variabile indipendente. Andremmo a votare con il sistema attuale e il Rosatellum, per come è costruito, spinge a costruire delle alleanze nei collegi uninominali. Se si andasse in quella direzione, sarebbe folle che gli attuali componenti della maggioranza andassero divisi,. Si darebbe un vantaggio alla destra gravissimo, il centrodestra alla Camera potrebbe arrivare al 64% dei seggi con noi divisi" ha concluso Fornaro.
Distanziamento e plexiglass
Una prassi questa delle consultazioni che per la prima volta si svolge con una serie di precauzioni in base alle norme imposte dall'emergenza Covid, salvaguardando sia il Presidente della Repubblica e i suoi consiglieri, sia i componenti delle delegazioni politiche e tutti coloro che si trovano a frequentare il palazzo. Così, dopo aver ricevuto i presidenti di Senato e Camera nel suo studio, il Capo dello Stato accoglie gli interlocutori politici in due Sale, quella degli Arazzi di Lille e quella del Bronzino, usate alternativamente per consentire la sanificazione tra un colloquio e l'altro. Non solo. Niente faccia a faccia seduti su divani e poltrone, ma i confronti avvengono sistemandosi su due lunghi tavoli dotati di microfoni e soprattutto attrezzati con divisori in plexiglass. Vi possono trovare posto fino a 16 persone, distanziate l'una dall'altra
La giornata di ieri
Ieri, aprendo le consultazioni, il Capo dello Stato ha rivolto un breve saluto ai giornalisti, passando per il Salone delle Feste, nel rispetto delle norme richieste dall'emergenza epidemiologica. "Ne approfitto per auguravi buon lavoro, è una situazione particolare" ha detto il presidente.
Poi il primo colloquio con Elisabetta Casellati, durato mezz'ora e al termine del quale la presidente del Senato non ha rilasciato dichiarazioni. Alle 18 è toccato al presidente della Camera, Roberto Fico, che ha rilasciato invece questa brevissima dichiarazione: "Tutti siamo al lavoro per il bene del Paese".
Tra i due colloqui, Mattarella ha sentito al telefono il presidente emerito Giorgio Napolitano.