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ECONOMIA

Coronavirus e aiuti economici

Recovery Fund, controproposta di 4 paesi nordici: "Solo prestiti, no mutualizzazione debito"

Un fondo di emergenza "temporaneo, una tantum" e limitato a due anni, per sostenere "la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari" con un approccio basato su "prestiti a condizioni favorevoli" senza "alcuna mutualizzazione del debito'". La controproposta arriva da Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia. Il ministro per gli Affari europei Amendola: "Documento difensivo e inadatto"

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Il Recovery Fund non deve "portare a alcuna mutualizazzione del debito", ma limitarsi a "prestiti a condizioni favorevoli a beneficio degli Stati membri in stato di necessita'" in cambio di "un forte impegno a riforme e al quadro di regole fiscali".

E' questa la proposta avanzata dal gruppo dei "4 frugali" - Austria, Olanda, Danimarca e Svezia - in un non-paper sul Recovery Fund e il bilancio 2021-2027 dell'Ue, di cui l'AGI è entrato in possesso.


"Una recessione così dura richiede proposte ambiziose e innovative come il Recovery Fund. A rischio ci sono mercato interno e i suoi benefici per tutti gli europei. Il documento dei paesi 'frugali' è difensivo e inadatto. Serve più coraggio il 27 maggio dalla Commissione UE", scrive il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola, su Twitter. 

"Non possiamo dare il nostro accordo a nessuno strumento o misura che porti alla mutualizzazione del debito o a un aumento significativo del bilancio Ue", si legge nel documento di Austria, Olanda, Danimarca e Svezia. 

"Il nostro obiettivo è fornire finanziamenti temporanei attraverso il quadro finanziario pluriennale e offrire prestiti favorevoli a chi è stato più gravemente colpito dalla crisi", si legge nel non-paper di Austria, Olanda, Danimarca e Svezia. I 4 frugali propongono di istituire un "Emergency Recovery Fund" della durata limitata a due anni.

Il Fondo non deve "portare a alcuna mutualizzazione del debito", ma "fornire "prestiti a condizioni favorevoli a beneficio degli Stati membri in stato di necessità, limitando al contempo il rischio di tutti gli Stati membri e fornendo incentivi sani", si legge nel non-paper. Secondo il documento, "il sostegno alla ripresa dovrebbe assicurare che tutti gli Stati membri siano meglio preparati per la prossima crisi. Un forte impegno alle riforme e al quadro di regole fiscali è essenziale per promuovere la crescita potenziale".

I 4 frugali insistono anche per il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali e la lotta alle frodi con fondi Ue. Le risorse del Recovery Fund dovrebbero essere destinate alle "attività che contribuiscono di più alla ripresa" come la ricerca e l'innovazione, il rafforzamento del settore sanitario, la transizione verde, l'agenda digitale. Quanto al bilancio 2021-2027 (il quadro finanziario pluriennale), i 4 frugali insistono per mantenere il tetto per le spese vicino al 1% del Pil europeo e ottenere uno sconto.

"La nostra posizione sul quadro finanziario pluriennale non e' cambiata. Continuiamo a chiedere che i contributi nazionali siano limitati e ricordiamo che la logica a favore delle correzioni rimane valida". Secondo i 4 frugali la spesa legata al Covid-19 "può essere realizzata attraverso risparmi" nel bilancio Ue cambiando priorità "in settori che e' meno probabile che contribuiscano alla ripresa". 
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