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POLITICA

Assemblea sul Mezzogiorno

Referendum, Renzi "Sarà l'occasione per fare chiarezza"

"Qual è lo spartiacque per iniziare a definire il futuro? Io interpreto il passaggio del 4 dicembre come occasione in cui si fa chiarezza"

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Il referendum "fara' chiarezza" e consentirà di delineare il futuro del Paese.  Lo dice a Napoli il presidente del consiglio Matteo Renzi. "Qual è lo spartiacque per iniziare a definire il futuro? - domanda alla platea dell'Assemblea sul Sud - io interpreto il passaggio del 4 dicembre come occasione in cui si fa chiarezza. Perché è evidente che tu dai un segno che la politica chiude la porta a chiave alla burocrazia e semplifica". Se non vince il Si', "rimaniamo come adesso". Il 4 dicembre, rimarca Renzi, " si definisce un sistema più semplice".

C'era la palude, abbiamo messo a posto il passato
"In settimana faremo i primi mille giorni di governo e non è che ce ne saranno altri mille perché ogni tanto si vota, ma è già un record esserci arrivati. Ma se dovessi guardare dove eravamo e dove siamo, il compito del nostro governo è stato mettere a posto il passato. C'era la palude, ce lo ricordiamo o no?", ha detto il premier. "Il Parlamento - ha ricordato - non riusciva a eleggere il presidente della Repubblica, rischiavamo di perdere i fondi europei e tutta la classe politica che sembrava impantanata e che avesse come unico obiettivo di rimandare la tornata elettorale. Questo era lo scenario. Ci siamo preoccupati - ha concluso - in questi due anni e mezzo di mettere a posto il passato".

No fondi a chi alza muri, veto a bilancio
"I fondi europei sono italiani, noi diamo 20 miliardi e ne recuperiamo 12; gli altri 8 vanno ai Paesi che devono crescere e che si presentano insieme"., ha dichiarato Renzi. "Bisogna aprire un tavolo in Europa - ha affermato - quegli 8 miliardi di differenza non possono andare per costruire muri in quei Paesi per respingere i migranti. Lo facessero con i soldi loro". "Devi avere il coraggio di dire: 'non ho la macchina del tempo e non posso tornare indietro' ma siccome a primavera si comincia a parlare di bilancio, noi mettiamo il veto sul bilancio".  

Lettera? Lo avevano già fatto Berlusconi e Bersani
"Ogni giorno se ne inventano una per non parlare del referendum: ieri era lettera agli italiani all'estero: lettera che in passato avevano gia' fatto sia Berlusconi che Bersani". Lo dice Matteo Renzi, parlando a Napoli.

Sud, sì ad altre risorse ma classe dirigente cambi
"I soldi per il Sud ci sono se c'è anche la volontà della classe dirigente del Mezzogiorno di cambiare e quella della classe politica romana di vivere senza pregiudizi", ha detto Renzi. "Il Mezzogiorno - ha detto il premier - deve tornare al centro del dibattito ma non con i vecchi schemi. No a un Mezzogiorno che chiede. Sì a un Sud che si mette in moto con la sua classe dirigente che ha diritto di chiedere allo Stato centrale di non voltarsi dall'altra parte e di non vivere di pregiudizi. Per questo però serve una classe dirigente che non viva di rassegnazione". "Noi - ha ribadito Renzi - i soldi siamo pronti a metterli nel Mezzogiorno, anche più di quelli dati ad oggi. Non sono mancati i soldi in questi anni ma un disegno organico. Inoltre si devono mettere al bando i meccanismi clientelari. Alle aziende dico di dividersi tra imprenditori e prenditori. In molti, infatti - ha concluso - hanno preferito portare a casa incentivi e risorse piuttosto che investire".

Tensioni e proteste a Napoli
Momenti di tensione questa mattina  tra manifestanti e Polizia durante un corteo di centri sociali e collettivi studenteschi che manifestava nella zona di viale Kennedy, vicino alla Mostra d'Oltremare dove è intevenuto il premier Matteo Renzi.
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