POLITICA
Voto 4 dicembre
Referendum, Renzi: ricaduta sul governo c'è, no a giochini
Il premier: solo il sì scongiura il rischio di un governo tecnico .
A 7 giorni dal voto, Renzi osserva che quella con il referendum è una partita difficile, a guardare i numeri dei partiti: 'il Pd ha il 35% e poi qualcuno del Pd non vota...saremmo 35% a 65%'. Ma aggiunge che 'tanti non del Pd hanno voglia di un paese più semplice', e il risultato non dipende dai partiti ma dai
cittadini. Convinto che vincera' il No e' invece Berlusconi,
Renzi: rischio governo tecnico, solo Sì lo scongiura
"Il governo tecnico non lo posso scongiurare io, lo dovete scongiurare voi con il Sì" - afferma Renzi - "Mario Monti, l'ideologo e capo dei governi tecnici, ha detto che ho fatto troppi bonus fiscali. Il punto è che non è che si può votare di Sì perché uno alza le tasse e poi dire No se si abbassano". E aggiunge - "L'ho detto in tutte le salse cosa faccio se vince il No. Non voglio giocare sulla paura, evocare il salto nel buio ma voglio che si sappia che il governo è nato per fare le riforme e se non si fanno è evidente che qualcosa non ha funzionato. Poi se qualcuno deve votare contro per odio personale, va bene. Ma a noi hanno insegnato che non si fa politica contro qualcuno ma per qualcosa. Quelli del No se li metti in una stanza non sono d'accordo su nulla...Se fosse già in funzione la riforma e oggi qualcuno proponesse un di più di fondi e un sistema per dare 315 poltrone, se ci fosse uno che vuole inventare il Cnel, questo qualcuno sarebbe preso in giro e portato via. Nessuno direbbe ok la tua riforma l'accogliamo. Allora perché c'è la paura di dire Sì al futuro? In parte per colpa della personalizzazione che abbiamo fatto. In parte per la nostalgia".
Renzi,pasticcio c'è adesso, è folle sistema bloccato
"Non è una riforma perfetta, la riforma perfetta non si farà mai. Ma non è una riforma pasticciata. E' normale che su alcune cose abbiamo dovuto fare compromessi. Ma il pasticcio è quello che c'è adesso, con maggioranze che rischiano di non essere uguali tra Camera e Senato. Noi stiamo rimediando al pasticcio" sottolinea il premier.