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MONDO

Ieri Fico ha annunciato la sospensione dei rapporti col Parlamento egiziano

Regeni, l'Egitto: "Stop relazioni scelta ingiustificata": Di Maio: "Risposte o ne risentirà tutto"

"Rammarico per le dichiarazioni e l'atteggiamento" del presidente della Camera, recita oggi una nota del Cairo. Il ministro degli Esteri, Moavero: "La verità è più importante dei rapporti commerciali". E convoca l'ambasciatore dell'Egitto

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Il Parlamento egiziano esprime - in una nota - "grande sorpresa e rammarico" per la "scelta ingiustificata" del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, di interrompere le relazioni con l'Egitto. "Una scelta ingiustificata ancora di più se si considera che arriva dopo l'incontro tra le magistrature dei due Paesi, in cui è stata confermare la collaborazione sul caso". I deputati egiziani sottolineano che "le indagini procedono in modo costruttivo, così come la collaborazione tra i due Paesi".

Il Parlamento egiziano, inoltre, giudica la decisione "un'iniziativa unilaterale che rappresenta una fuga in avanti che non è utile agli interessi dei due Paesi e non contribuisce a raggiungere la verità e ottenere giustizia", si legge in una nota dell'Assemblea del Cairo.

Fico: "Ok unanime a stop relazioni"
"Ieri è successa una cosa molto positiva, durante la conferenza dei Capigruppo dove erano presenti tutti i gruppi politici: la mia decisione di sospendere qualsiasi rapporto diplomatico con Il Cairo e con l'Egitto, col Parlamento egiziano, è stato approvato da tutti all'unanimità con una presa di posizione molto forte dalla Lega, da Forza Italia, addirittura dal gruppo Misto, dal Pd e dal Movimento" ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a margine di un convegno sui beni comuni.

"Ho già avvisato l'ambasciatore al Cairo, ho sentito ieri il ministro degli Esteri su questa questione e poi chiaramente adesso Conte è al G20, tornerà e ne parleremo". Ma serve richiamare a questo punto l'ambasciatore, come già avvenuto in passato? "Questa - ha risposto Fico - è una decisione del ministro degli Esteri e del governo, vedremo. Intanto, la Camera non farà nessun gruppo di amicizia, nessun protocollo d'intesa. Io già l'avevo detto al presidente del Parlamento egiziano che mi interessava molto lavorare sui due protocolli d'intesa, soprattutto sui diritti umani, ma se ci fossero state svolte. Non ci sono state svolte quindi si interrompono i rapporti".

Di Maio: "Risposte o tutto ne risentirà"
Se dal governo egiziano non arrivano risposte entro l'anno sul caso Regeni "ne trarremo le conclusioni". ha detto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio a margine di un evento al Mise. Alla domanda se le conclusioni riguarderanno anche le attività dell'Eni nel Paese,Di Maio ha risposto "tutto ne risentirà".

"Tutto quello che si fa come aziende in Egitto - ha specificato Di Maio - riguarda il libero mercato, ma è chiaro ed evidente che in un contesto di relazioni G2G (governo-governo, ndr) che riguardano anche l'economia tutto risentirà di mancate risposte sull'omicidio Regeni. Io sono ancora legato all'impegno preso dal governo egiziano di darci risposte tra la fine di novembre e la fine dell'anno e noi ce le aspettiamo". Quanto al possibile blocco dell'export di armi verso il Paese, il ministro ha ripetuto: "Si compromettono tutti i rapporti: se la strada che abbiamo provato non porta a dei segnali dall'Egitto, trarre le conclusioni non riguarda solo quell'argomento lì".   Più in generale, Di Maio ha annunciato: "Finita la manovra ci metteremo al lavoro per far rispettare una legge che già c'è e che ferma l'export di armi verso determinati paesi che non riteniamo sicuri. Lo dice già la legge italiana da tanti anni ed è un obiettivo nostro, di questo governo"

Moavero: "La verità è più importante dei rapporti commerciali"
"Giulio Regeni per noi deve rimanere un punto fermo, così come la sua scelta di affrontare un lavoro all'estero può essere un esempio. Non c'è nessun paragone tra rapporti commerciali, economici e la verità su un'uccisione così barbara. Lo abbiamo ripetuto in tutti i nostri incontri con le autorità egiziane e, nei mesi scorsi, abbiamo sempre ricevuto rassicurazioni. Per cui le notizie emerse dagli ultimi incontri tra le due procure sono effettivamente molto deludenti, per questo noi continueremo a lavorare". Così il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi al Mise."Per quanto riguarda le decisioni delle aziende che hanno un loro ambito di autonomia, ne parleremo a livello del governo, quando Conte ritornerà dal G20", conclude.

E convoca l'ambasciatore dell'Egitto
Il Ministro degli Esteri ha formalmente convocato oggi alla Farnesina l'Ambasciatore dell'Egitto in Italia, Hisham Badr, per sollecitare le autorità egiziane ad agire rapidamente al fine di rispettare l'impegno, assunto ai più alti livelli politici, di fare piena giustizia sul barbaro omicidio di Regeni. Moavero ha espresso l'esigenza da parte italiana di vedere concreti sviluppi investigativi.

"Forte inquietudine in Italia"
Moavero ha sottolineato all'ambasciatore che gli esiti della riunione svoltasi nei giorni scorsi al Cairo tra magistrati italiani ed egiziani hanno determinato una forte inquietudine in Italia.  L'ambasciatore, da parte sua, ha manifestato la volontà del Cairo di proseguire la cooperazione giudiziaria tra le due Procure.

Conte: "Al Sisi mi ha sempre ribadito la voglia di arrivare alla verità"
"Tutte le volte che ho incontrato il presidente Al Sisi mi ha sempre ribadito la sua determinazione per raggiungere la verità" ha detto il premier parlando a margine del G20 a Buenos Aires. "Abbiamo sempre condiviso questa istanza e la necessità che si arrivi presto all'accertamento dei fatti". 

Ma "evidentemente ci sono state novità. Non ho parlato con la procura di Roma, non appena tornerò ci confronteremo e il governo assumerà le sue decisioni".

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