POLITICA
La lista della Commissione Antimafia
Regionali, la lista dei 16 "impresentabili". De Luca denuncia Bindi per diffamazione
Rivelato l'elenco delle persone non candidabili in base al codice di autoregolamentazione approvato dai partiti. Sono 4 in Puglia e 12 in Campania, dopo la cancellazione del nome di Biagio Iacolare dalla lista. Il presidente del Pd Orfini: "Con Bindi tornano processi di piazza"
La commissione nella stesura dell'elenco ha applicato i criteri del codice di autoregolamentazione approvato all'unanimità da tutti i partiti lo scorso settembre. Ma il lavoro della Commissione solleva critiche e polemiche. "Quello che sta accadendo è davvero incredibile - afferma il presidente del Pd, Matteo Orfini - l'iniziativa della presidente della commissione Antimafia ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla".
Campania: 12 "impresentabili"
Nell'elenco diffuso dalla commissione Antimafia, per la Campania figurano: Antonio Ambrosio (Forza Italia), Luciano Passariello (Fratelli d'Italia), Sergio Nappi (Caldoro presidente), Vincenzo De Luca (Pd), Fernando Errico (Ncd-Campania popolare), Alessandrina Lonardo (Forza Italia, moglie dell'ex ministro Clemente Mastella), Francesco Plaitano (Popolari per l'Italia), Antonio Scalzone (Popolari per l'Italia), Raffaele Viscardi (Popolari per l'Italia), Domenico Elefante (Centro democratico-Scelta civica), Carmela Grimaldi (Campania in rete) e Alberico Gambino (Meloni-Fratelli d'Italia-An).
La Puglia, restano 4 i nomi
Nessuna sorpresa per quanto riguarda le Regionali pugliesi. I quattro candidati "impresentabili" sono Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), Enzo Palmisano (Movimento per Schittulli), Giovanni Copertino (Forza Italia) e Massimiliano Oggiano (Lista Oltre con Fitto).
Il caso De Luca
Per quanto riguarda Vincenzo De Luca, l'Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a suo carico nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con "condotta in corso" (e altri delitti, quali abuso d'ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l'imputato De Luca "ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso".
Le reazioni, critiche da Pd, Ncd e Fi
Le parole più dure vengono proprio dalle fila del Pd, con il presidente Matteo Orfini che dice: "Con Bindi siamo tornati ai processi di piazza". Il responsabile giustizia del partito, David Ermini: "Bindi ha raggiunto il suo obiettivo: un lavoro fatto male e gestito peggio che entra a piedi uniti nella competizione elettorale. Le giustificazioni preventive parlano da sole". Il senatore dem Verducci si dice "sconvolto per l'uso politico della commissione Antimafia". Laura Cantini, della direzione Pd, parla addirittura di "liste di proscrizione". Critici anche esponenti di Ncd e Fi. Quagliariello, di area poopolare si chiede "perchè Pd si sveglia solo ora?". Palma, Fi: "Non condivido Bindi su impresentabili".
Bindi: "Nessuna iniziativa presa da sola"
"Nessuna iniziativa è stata presa in modo autonomo dalla presidente Bindi". Così il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi risponde alle critiche che le sono state mosse. "L'Ufficio di presidenza, allargato ai capigruppo, ha condiviso tutte le procedure nelle diverse fasi del percorso di verifica, dando pieno mandato alla presidente di concludere il lavoro".