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Coronavirus

Test covid e quarantena per chi entra

Regno Unito chiude i corridoi di viaggio. Boris Johnson: "Troppi contagi", oltre 86mila decessi

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che da lunedì saranno chiusi tutti i corridoi di viaggio verso il Regno Unito, a causa delle nuove varianti di Covid-19. L'annuncio è stato dato in conferenza stampa e la misura entrerà in vigore dalle 4 del mattino

Il premier inglese Boris Johnson
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Una nuova stretta che riguarderà la Gran Bretagna e tutti i viaggiatori che arriveranno da ogni parte del mondo. Per fronteggiare i troppi contagi, il Regno Unito impone un test covid negativo entro le 72 ore a tutti i viaggiatori da qualunque paese provengano, eliminando tutte le residue esenzioni, in aggiunta al divieto d'ingresso dall'America del Sud e dal Portogallo.

L'annuncio del premier Boris Johnson conferma in aggiunta una quarantena obbligatoria di 10 giorni in casa per chi entra nel paese, anche in assenza di sintomi. Si tratta di una necessità di fronte al numero ancora molto alto di contagi nel paese, ha spiegato il primo ministro, aggiungendo che occorre evitare "riammissioni" del virus dall'estero e varianti come quella brasiliana. 

Contagi, decessi, campagna di vaccinazione
Con oltre 86 mila decessi totali, nelle 24 ore la variante inglese (più aggressivamente contagiosa) del virus continua a incutere timore e si registrano 1.200 morti e 55 mila contagi. Nel dettaglio i decessi giornalieri sono 1.280, mentre i casi censiti risalgono a 55.571, sebbene con un picco assoluto quotidiano di quasi 700 mila tamponi. Resta alto l'allarme negli ospedali, sommersi di ricoveri nelle ultime settimane, in attesa che l'effetto del terzo lockdown nazionale introdotto 10 giorni fa dal governo si faccia sentire. Unica nota positiva sono le vaccinazioni anti-covid, iniziate sull'isola a dicembre e che ora hanno toccato quota 3,2 milioni nella sola Inghilterra, circa 3,5 milioni in tutto il Regno Unito: con un ritmo che arriva a superare le 300 mila al giorno.
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