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POLITICA

Bologna

Renzi: "Il 2015 anno felix, l'Italia colga le sue occasioni"

Il presidente del Consiglio nel capoluogo emiliano per l'inaugurazione del nuovo
polo produttivo Granarolo. Con lui i ministri Gian Luca Galletti, Maurizio Martina e Giuliano Poletti e l'ex segretario Pd Pierluigi Bersani

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"La nostra casa è il mondo e l'Expo è una grandissima opportunità per l'Italia. Nel 2015 il nostro Paese o si rimette in moto o perde delle occasioni uniche e grandi. Credo nel 2015 come anno 'felix', fertile". L'inaugurazione del polo produttivo della Granarolo si trasforma in un messaggio di speranza per il futuro da parte di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio, arrivato in mattinata a Bologna, ha scommesso sul nuovo anno per costruire quella che definisce una scommessa "un Paese più forte di quanto fatto finora". Per raggiungere questo scopo l'Italia ha bisogno di essere "più protagonista in Europa, considerarla casa nostra. Dobbiamo smettere di considerarla quella che ci salva: siamo noi a salvare l'Europa".

Un nodo affrontato da Renzi è quello del rapporto tra banche e piccole e medie imprese. Degli istituti bancari il premier dice: "Ne abbiamo troppi: forti, solide e belle, ma che devono fare più credito alle pmi e devono stare meno attente ai salotti, specie nella cornice delle nuove regole europee". 

Poletti: "Gennaio fondamentale per il Jobs act"
Prima dell'inaugurazione del polo produttivo il ministro del Lavoro Giuliano Poletti è ritornato a parlare di Jobs act, definendo "il mese di gennaio fondamentale. Credo che davvero la politica e le istituzioni hanno l'occasione per dimostrare ai cittadini italiani di essere in grado di affrontare e dare risposte puntuali ai grandi problemi che storicamente sono davanti all'Italia". Poletti ha ricordato le scadenze di questo mese: "In parlamento ci sono le riforme costituzionali - ha detto - la riforma elettorale, poi abbiamo la scadenza che il presidente della Repubblica ci ha annunciato della sua volontà di dimettersi e contemporaneamente arrivano in aula i decreti di attuazione del Jobs Act".

Il presidio della Cgil
Al suo arrivo il premier è stato accolto da uno striscione di protesta esposto da un presidio della Cgil "#80 euro zero diritti qua nessuno è fesso, neanche la Lola". La 'Lola' è la mucca di una pubblicità della Granarolo, e la frase è sullo striscione. Una trentina i manifestanti che, con trombette e fischietti, hanno atteso la visita di Renzi all'interno dei cancelli dell'azienda bolognese, comunque distanti dalla sala dell'inaugurazione. Il gruppetto di lavoratori è rimasto lontano anche quando, da un ingresso sul lato opposto della fabbrica, è arrivato il presidente del Consiglio. Il sindacato aveva anche indetto uno sciopero per la giornata.

La protesta dei collettivi
Una cinquantina di attivisti dei collettivi bolognesi Hobo, Labàs e Cua è partita in corteo da piazza Verdi per marciare in via dell'Indipendenza verso l'Aula
magna Santa Lucia dell'Università di Bologna, in via Castiglione, dove è prevista l'inaugurazione dell'anno accademico 2015. I manifestanti protesteranno contro il Rettore Ivano Dionigi e il premier Matteo Renzi, ospite della cerimonia. In testa al corteo uno striscione con la scritta "Dionigi e Renzi meritate una lezione magistrale. Stop Mafia-Pd". 
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