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POLITICA

Emilia Romagna

Renzi: "Rimuoviamo gli ostacoli alla crescita o la colpa è nostra"

Il premier, in visita ad alcuni stabilimenti industriali di eccellenza: "Se farà le scelte giuste da qui a venti anni l'Italia sarà un Paese leader". E ai genovesi colpiti dall'alluvione: "Non vi lasceremo soli"

Matteo Renzi
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"Da qui a venti anni, se farà le scelte giuste, l'Italia continuerà a essere un Paese leader. Se non accadesse questo sarebbe colpa nostra. E' colpa nostra se non riusciamo a rimuovere gli ostacoli che non ci fanno crescere e che ci fanno vincere gli ostacoli di questi anni". Così Matteo Renzi, a Zola Predosa, nel bolognese, per la visita allo stabilimento Philip Morris, prima tappa del tour fra le aziende eccellenti dell'Emilia Romagna continuato con la visita alla sede di Yoox e al distretto biomedicale di Medolla, nel modenese, da dove ha lanciato la campagna elettorale del candidato Pd alla presidenza della regione Stefano Bonaccini.
 
"Il futuro è oggi, può sembrar strano ma è così. Che il futuro sia domani - ha spiegato il premier - lo dicono le persone annoiate, che non sono in grado di sognare, immaginare. In Italia c'è anche qualcuno che continua a dire che il futuro era ieri: sono i rassegnati. Ma il futuro è oggi è una frase bellissima, molto vera, davvero significativa. Oggi ci sono le condizioni per creare made in Italy, che non è solo parte di prodotti da consumare, ma sentimento, esperienza, idea che l'Italia può fare quello che ha sempre fatto".

Quella dell'alluvione a Genova è "una vicenda molto grave", ha detto quindi Renzi esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima e solidarietà ai commercianti "in ginocchio". "Non lasceremo solo chi vuole ripartire", ha affermato. "Il governo ha messo al centro il dissesto idrogeologico. Purtroppo in tante vicende emergono fenomeni difficili e sconcertanti ad esempio il fatto che le opere pubbliche siano bloccate dalla burocrazia", ha spiegato il premier. "Ma non è detto che sia stata la mancanza di quell'opera pubblica l'unica causa di ciò che è accaduto".

Infine, rispondendo ai cronisti che lo interrogavano sulle parole del Presidente della Repubblica che riguardo al Jobs Act aveva detto "Naturalmente è un passo in avanti in un quadro di riferimento che contiene molti altri elementi da coltivare", ha commentato: "La penso, come sempre, come il presidente della Repubblica: c'è ancora molto molto da fare, non solo sul lavoro" ma anche sul fisco e la P.a.
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