POLITICA
Conferenza stampa congiunta con il premier maltese
Renzi a Malta: "Il Mediterraneo punto fondamentale di qualsiasi politica europea"
"Continuare a non considerarlo come il centro dell'Europa è un errore che alcuni tra i nostri Paesi amici e partner corrono il rischio di fare", ha aggiunto. Il premier ha parlato anche di Libia: "Il dossier della Libia non può essere l'ultima ruota del carro come troppo spesso è stato in passato"
Malta
"Il Mediterraneo è il punto fondamentale di una qualsiasi politica europea degna di questo nome". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Malta in conferenza stampa con il primo ministro de La Valletta, Joseph Muscat.
"Il Mediterraneo è l'anima dell'Europa, il cuore dell'Europa e continuare a non
considerarlo come il centro dell'Europa è un errore che alcuni tra nostri paesi amici e partner corrono il rischio di fare", ha aggiunto Renzi.
Il premier ha inoltre sottolineato: "La scommessa culturale da fare insieme è dare un'identità al grande sogno europeo. Perché questo accada dobbiamo investire sulle nuove generazioni". Poi ha auspicato: "Malta e Italia insieme ad altri Paesi devono lavorare di più sulla cultura europea. L'Europa è quella forza gentile che può rendere il mondo migliore".
La Libia
Renzi ha poi parlato della Libia: "E' un problema che riguarda tutta l'Europa, se non lo si affronta è una sconfitta per la dignità delle istituzioni europee e oggettivamente
pericoloso". E ha continuato: "Questo è un momento di svolta. Dobbiamo cercare di portare la più ampia collaborazione. Un governo di unità nazionale che coinvolga quante più tribù possibile è un disegno strategico verso il quale deve tendere tutta la comunità internazionale". Poi Renzi ha sottolineato: "Il dossier della Libia non può essere l'ultima ruota del carro come troppo spesso è stato in passato".
Le conclusioni dell'ultimo Consiglio europeo di marzo "sono giuste, ora però bisogna passare dalle parole ai fatti", ha proseguito il premier, ricordando che quello che sta accadendo nella regione "riguarda tutto il mondo, tocca anche l'Europa perché nel Nord Africa c'è bisogno di una capacità di lettura della realtà meno banale di quella che c'è stata fino ad oggi".
Immigrazione
Strettamente legato alla Libia il tema immigrazione: "Oggi la vera questione non è gridare al lupo o essere terrorizzati da ulteriori sbarchi ma essere in grado d'incidere alla radice il problema e consentire alla Libia di avere una transizione normale" ha detto Renzi. "Nel 2012 - ha aggiunto - si sono registrati migliaia di sbarchi provenienti dalla Tunisia e quando la Tunisia si è stabilizzata il traffico si è sostanzialmente ridotto a zero. Nel 2014 in Italia si sono verificati 170mila sbarchi e nel momento in cui interveniamo in Libia è ragionevole pensare che questo numero crolli".
Il Def
Renzi ha poi risposto a una domanda sul Documento di Economia e Finanza (Def): "Non c'è nessun elemento di novità: il Def non produce elementi di novità per i comuni e sono sorpreso delle polemiche dei giorni scorsi". Le "parole di oggi Fassino sono state chiare", ha aggiunto glissando ulteriori risposte sul Documento.
Dopo la conferenza stampa i due premier parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione dell'interconnettore elettrico tra Malta e Italia.
"Il Mediterraneo è l'anima dell'Europa, il cuore dell'Europa e continuare a non
considerarlo come il centro dell'Europa è un errore che alcuni tra nostri paesi amici e partner corrono il rischio di fare", ha aggiunto Renzi.
Il premier ha inoltre sottolineato: "La scommessa culturale da fare insieme è dare un'identità al grande sogno europeo. Perché questo accada dobbiamo investire sulle nuove generazioni". Poi ha auspicato: "Malta e Italia insieme ad altri Paesi devono lavorare di più sulla cultura europea. L'Europa è quella forza gentile che può rendere il mondo migliore".
La Libia
Renzi ha poi parlato della Libia: "E' un problema che riguarda tutta l'Europa, se non lo si affronta è una sconfitta per la dignità delle istituzioni europee e oggettivamente
pericoloso". E ha continuato: "Questo è un momento di svolta. Dobbiamo cercare di portare la più ampia collaborazione. Un governo di unità nazionale che coinvolga quante più tribù possibile è un disegno strategico verso il quale deve tendere tutta la comunità internazionale". Poi Renzi ha sottolineato: "Il dossier della Libia non può essere l'ultima ruota del carro come troppo spesso è stato in passato".
Le conclusioni dell'ultimo Consiglio europeo di marzo "sono giuste, ora però bisogna passare dalle parole ai fatti", ha proseguito il premier, ricordando che quello che sta accadendo nella regione "riguarda tutto il mondo, tocca anche l'Europa perché nel Nord Africa c'è bisogno di una capacità di lettura della realtà meno banale di quella che c'è stata fino ad oggi".
Immigrazione
Strettamente legato alla Libia il tema immigrazione: "Oggi la vera questione non è gridare al lupo o essere terrorizzati da ulteriori sbarchi ma essere in grado d'incidere alla radice il problema e consentire alla Libia di avere una transizione normale" ha detto Renzi. "Nel 2012 - ha aggiunto - si sono registrati migliaia di sbarchi provenienti dalla Tunisia e quando la Tunisia si è stabilizzata il traffico si è sostanzialmente ridotto a zero. Nel 2014 in Italia si sono verificati 170mila sbarchi e nel momento in cui interveniamo in Libia è ragionevole pensare che questo numero crolli".
Il Def
Renzi ha poi risposto a una domanda sul Documento di Economia e Finanza (Def): "Non c'è nessun elemento di novità: il Def non produce elementi di novità per i comuni e sono sorpreso delle polemiche dei giorni scorsi". Le "parole di oggi Fassino sono state chiare", ha aggiunto glissando ulteriori risposte sul Documento.
Dopo la conferenza stampa i due premier parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione dell'interconnettore elettrico tra Malta e Italia.