Il tour europeo del premier italiano
Renzi e Hollande: insieme per una nuova Europa, priorità a crescita e occupazione
Grande sintonia tra i due leader, che si sono incontrati all'Eliseo. Sottolineata "la necessità di un'Europa più politica, più semplice, più chiara, che concentri la sua azione su alcune priorità: la crescita e l'occupazione, ma anche l'energia, la protezione delle frontiere, la gestione dell'immigrazione e il rafforzamento della politica estera e della difesa". Sull'Ucraina, "non riconosceremo il referendum"
E' cominciato da Parigi il tour europeo del premier Matteo Renzi che ha incontrato questa mattina il presidente francese Francois Hollande. Un incontro caratterizzato dalla grande sintonia tra i due leader. "Francia e Italia hanno rapporti che vanno al di là dell'economia e della politica", ha detto il presidente Hollande, sottolineando di aver apprezzato che la "per la prima visita da presidente del Consiglio di Renzi" in Europa "è stata scelta la Francia".
"Dobbiamo fare delle riforme – ha spiegato il leader francese -, il presidente Renzi ne ha annunciate per l'Italia e dobbiamo farne anche noi. Queste riforme hanno molti punti in comune”. "Dobbiamo dare più forza a crescita e lavoro" anche nella prospettiva del controllo dei conti pubblici: "la posta in gioco è più crescita" perché con questa "è più facile ottenere risultati su disavanzi e debiti pubblici".
“Ho un'esperienza di soli due anni – ha detto Hollande rivolgendosi al premier italiano - ma quello che ti posso dire su quello che si deve fare e non si deve fare te lo dirò".
Una nuova Europa con priorità a lavoro ed equità sociale
"Ci siamo incontrati soprattutto per discutere dell'Europa – ha detto il presidente francese -. Condividiamo la stessa volonta, su questa Unione della quale entrambi i Paesi sono fondatori. Abbiamo entrambi delle responsabilita e vogliamo usare queste responsabilita per convincere i nostri elettori che è una chance per la pace e la democrazia ma non è ancora considerata una chance per la crescita e l'occupazione".
"L'Europa ha bisogno di essere viva – ha spiegato Renzi -, rispettiamo tutti i limiti dei trattati europei ma il primo rispetto che dobbiamo ai padri fondatori è fare dell'Europa un luogo di cittadini e di popoli e non solo della tecnocrazia". “Possiamo, dobbiamo, cambiare l'Europa insieme: è la prima sfida che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Abbiamo una scommessa politica da fare, far capire ai nostri cittadini che noi potremo avere più euro in tasca solo se avremo più Europa nelle nostre istituzioni e nella nostra politica. Pensiamo che nel rispetto dei vincoli dobbiamo riflettere insieme con la nuova Commissione su come l'Ue aiuterà i Paesi membri ad insistere su crescita e lotta alla disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli inaccettabili", ha concluso il premier italiano.
Vincoli e patto di stabilità
“Non sforeremo il tetto del 3%”, ha ribadito Renzi, “cambieremo il patto di stabilità interno ma rispetteremo i vincoli europei”. "Quando parlo di patto di stabilità – ha sottolineato il premier italiano-, parlo del patto di stabilità interno" relativo agli enti locali. "Cambieremo il patto di stabilità interno, nessun vincolo sarà sforato, tutti i vincoli saranno rispettati. Certo, pensiamo che nel rispetto dei vincoli dobbiamo riflettere insieme con la nuova Commissione come l'Europa aiuterà i paesi membri sulla crescita e sull'occupazione. Sono 20 anni che il nostro paese ha un surplus primario, però oggi viviamo una fase di difficoltà: per cambiare abbiamo bisogno di rispettare le regole, che non vengono da un nemico ma da noi stessi, e contemporaneamente dire che l'attenzione alla crescita e ai problemi di chi sta male è una priorità". Da parte sua Hollande ha detto che gli impegni europei "devono essere rispettati" e bisogna lavorare perché ci sia "stabilità e l'Euro si riconosciuto come moneta stabile". "Credo non ci sia bisogno di convincere il presidente Hollande a cambiare verso - ha chiosato Renzi -, c'è una condivisione sul fatto che i vincoli e i limiti europei vanno rispettati e contemporaneamente compito della politica sia quello di ridurre lo spread tra cittadini e istituzioni".
Ucraina
"Con Renzi abbiamo parlato della dell'Ucraina – ha detto Hollande - dove il referendum o la consultazione di domani non ha nessun valore legale". “Iin Ucraina deve essere fatto il possibile perché si ritrovi la via del negoziato nel rispetto dell'integrità territoriale". “Condivido le considerazioni di Hollande”, ha concluso Renzi. “Il referendum in Crimea – ha spiegato il presidente francese - non è conforme al diritto internazionale né a quello interno, la Francia come l'Ue non riconoscerà la validità di questa pseudo-consultazione. I ministri degli Esteri europei hanno definito una serie di sanzioni e se lunedì non ci sarà una de-escalation saranno applicate sanzioni su patrimoni finanziari e visti".
Siria
In Siria, ha spiegato Hollande, "malauguratamente c'è una tragedia che dura da tre anni: Francia e Italia non hanno chiuso occhi. Ci sono drammi e massacri ogni giorno e la Conferenza di Ginevra non ha dato soluzioni. Dobbiamo continuare a esercitare la pressione".
La sintonia nel documento di presentazione dell’incontro
Renzi vuol far emergere "un'altra Europa", proprio come Hollande che "lavora da due anni per cambiare l'orientamento" delle politiche Ue. E’ quanto scritto dall'Eliseo nel documento di presentazione dell'incontro fra il presidente del Consiglio italiano e il capo dello stato francese. "Insieme – continua il testo -, abbiamo ora la stessa volontà di accelerare, in un momento in cui le istituzioni europee si rinnovano e si definiscono i grandi orientamenti dei prossimi cinque anni". Francia e Italia, si legge nella nota, hanno "le stesse priorità", tra cui "la necessità di un'Europa più politica, più semplice, più chiara, che concentri la sua azione su alcune priorità: la crescita e l'occupazione ma anche l'energia, la protezone delle frontiere e la gestione dell'immigrazione e il rafforzamento della politica estera e della difesa".
Conclusa la tappa parigina, il premier italiano è atteso lunedì a Berlino dove incontrerà la cancelliera Angela Merkel e poi, giovedì, sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo tutto dedicato all’economia e dova incontrerà in un bilaterale il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso.