POLITICA
Prima tappa in Nigeria, poi Ghana e Senegal
Renzi in Africa per la terza volta: tra Onu, terrorismo e migranti
La visita, oltre a essere un'occasione per fare il punto con questi Paesi sugli accordi bilaterali sui migranti e sulle relazioni commerciali, rientra anche nell'ambito della campagna dell'Italia per l'elezione al Consiglio di sicurezza Onu per il biennio 2017-2018.
Il viaggio inizia dalla Nigeria in un momento di grave tensione dopo che in un attentato di Boko Haram nel Nordest del Paese sono morte almeno 85 persone. Oltre ai dossier dedicati alla cooperazione, agli accordi commerciali e alla questione immigrazione sarà la lotta al terrorismo uno dei temi forti dei colloqui con i leader africani. In mezzo a tutto questo c'è anche - e certo non ultimo tema in agenda - la campagna elettorale per il seggio italiano nel Consiglio di sicurezza dell'Onu per il biennio 2017-2018.
In programma per oggi pomeriggio, ad Abuja, capitale della Nigeria, l'incontro con il presidente Muhammadu Buhari. Sempre in giornata Renzi si sposterà ad Accra, Ghana, e vedrà il presidente John Dramani Mahama. Domani, in mattinata, dopo una visita al mausoleo di Kwame Nkrumah, rivoluzionario e politico ghanese, figura di spicco nella storia della decolonizzazione e del panafricanismo, Renzi interverrà al parlamento ghanese. Proprio in Ghana, a dicembre, era stato anche l`ex viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, recentemente nominato ambasciatore italiano all`Ue.
A Dakar, invece, dopo un incontro col primo ministro senegalese Mohammed Dionne, Renzi parteciperà al seminario del `Programme d`Appui au Développement Economique et Social` (Padess) finanziato dalla cooperazione italiana, per poi incontrare il presidente della Repubblica Macky Sall. Sall, esponente del Partito democratico del Senegal, è il presidente della Comunità economica degli Stati dell`Africa occidentale (Ecowas) e alla conferenza di Malta Ue-Africa dello scorso novembre si è distinto con un intervento che chiedeva a Bruxelles un impegno sul fronte fiscale riguardo alle imprese europee attive nel continente nero. Sall, infatti, denunciò la sottrazione in termini di mancato gettito fiscale di centinaia di miliardi di dollari all`anno ai Paesi africani e chiese un controllo maggiore su questo piuttosto che mettere sul piatto nuovi aiuti. Infine, mercoledì mattina, prima di rientrare in Italia, Renzi interverrà all`università Cheikh Anta Diop, la maggiore del Paese.