POLITICA
Renzi: la sinistra è più grande dei leader che tradiscono
Parole che arrivano nel giorno in cui i gruppi del Mdp sono tenuti a battesimo nelle Aule del Parlamento. I numeri parlano di 14 senatori e 36 deputati. La maggioranza, stando così le cose, non dovrebbe essere a rischio, anche perché Roberto Speranza ha ribadito la linea della responsabilità del nuovo soggetto politico. Ma se il candidato alla segreteria Renzi sceglie la strada dello scontro, un suo competitor si dice pronto a lavorare per fare rientrare gli scissionisti: "Se diventerò segretario, cercherò di riunire il centro sinistra, dal centro del cattolicesimo democratico alla sinistra. Ma cercherò anche di riportare a casa la scissione voluta dal segretario uscente", promette Michele Emiliano. Ex segretario a cui Emiliano, pur senza nominarlo, consiglia di "preoccuparsi" per quanto emerge dall'inchiesta riguardante gli appalti Consip: "Io sono un testimone, non sono preoccupato. Ci sono altri che si devono preoccupare per quella indagine, non io. Chiedete ad altri candidati segretario perché persone a loro così vicine sono sottoposte ad indagini".
Tra i due litiganti, però, a godere è il terzo: Andrea Orlando ha infatti incassato l'importante endorsement del ministro ai rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. "Il mio candidato è Andrea Orlando perché riconosco in lui l'intenzione, ma anche la capacità personale e caratteriale, di costruire quello che c'è dietro il segretario", spiega Finocchiaro. "La mia intenzione è quella di continuare a lavorare a un campo in cui anche chi se n'è andato possa tornare a riconoscersi, non con un'alleanza, ma per un progetto comune". Parole che Orlando sottoscrive auspicando di tornare ad essere "fratelli coltelli" con i fuoriusciti dal Pd, ai quali riconosce qualche attenuante: "Penso che D'Alema abbia delle grosse responsabilità. E penso anche che chi se ne va sbaglia sempre. Ma penso anche che le cause di questa lacerazione sono più profonde, perché noi non abbiamo solo perso queste persone che hanno deciso sbagliando di promuovere questa scissione. Abbiamo perso tanti militanti, tanti iscritti, tanti elettori nel corso di questi anni, quella è la scissione che mi preoccupa di più".