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MONDO

Manifestazione a Kiev

Riesplode la protesta in Ucraina, l'opposizione chiede sanzioni contro il governo

Cinquantamila persone sono tornate in piazza contro la decisione di congelare l'accordo di associazione con l'Ue. Gli scontri del 10 gennaio, che hanno provocato una quarantina di feriti, hanno riacceso le polemiche

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Scontri a Kiev
Kiev Gli europeisti in Ucraina danno ancora battaglia e continuano a protestare contro la decisione del governo di congelare un accordo di associazione con l'Unione Europea per riavvicinarsi a Mosca. Cinquantamila persone si sono radunate di nuovo dietro le barricate di piazza Maidan a Kiev, nell'ottava domenica di manifestazioni. 
Mentre tanti cittadini scendono in piazza, l'opposizione chiede di nuovo agli Stati Uniti e a Bruxelles di emettere sanzioni personali contro i membri del governo. 

I feriti del 10 gennaio
Sarebbero stati gli scontri tra manifestanti e polizia di venerdì notte a rianimare la protesta a Kiev. La sera del 10 gennaio, infatti, 20 agenti, così come altrettanti manifestanti, sono rimasti feriti davanti al Tribunale nella capitale. L'ex ministro dell'Interno del governo Timoshenko, Iuri Lutsenko, è finito in terapia intensiva per una commozione cerebrale dopo che le 'teste di cuoio' lo hanno preso a manganellate in testa. Lutsenko, uno dei leader degli 'europeisti', adesso è però in "condizioni stabili" ed è stato dimesso dal reparto di terapia intensiva.

La condanna dei nazionalisti
Venerdì notte la situazione è degenerata dopo che il tribunale di Sviatoshin ha condannato a sei anni di reclusione tre nazionalisti accusati di aver progettato di far saltare in aria una statua di Lenin. I dimostranti hanno lanciato gas lacrimogeni e pietre contro gli agenti, che hanno risposto colpendo i dimostranti con violente manganellate.

Le richieste di sanzioni e la raccolta firme
Il leader del partito d'opposizione 'Udar', Vitali Klitschko, è tornato a chiedere ai leader europei di "esaminare al più presto" la richiesta di imporre delle sanzioni personali contro il presidente Viktor Ianukovich e "coloro che rappresentano la spina dorsale del suo regime". Intanto il capogruppo del partito di Timoshenko 'Patria', Arseni Iatseniuk, ha annunciato alla folla in piazza Maidan che un membro dell'opposizione ucraina,l'ex ministro degli Esteri Boris Tarasiuk, mercoledì prossimo chiederà sanzioni contro il ministro dell'Interno Vitali Zakharcenko in una seduta della Commissioni Affari esteri del Senato degli Stati Uniti. E' partita anche una raccolta di firme per chiedere al Consiglio federale svizzero di bloccare i conti in banca di Ianukovich e del figlio Oleksandr, arricchitosi in maniera inverosimile da quando il padre è diventato presidente nel 2010.

La residenza del presidente
Gli europeisti per protesta si sono anche diretti verso la fastosa villa fuori città del presidente Ianukovich a Mezhighiria, a circa 20 chilometri dalla capitale: residenza di cui il capo di Stato è accusato di essersi appropriato illegalmente e che è ormai divenuta un simbolo della corruzione del governo ucraino. La polizia ha però sbarrato la strada con tre camion e tre auto, e i manifestanti non si sono potuti avvicinare. A Kharkiv, invece, nella russofona Ucraina orientale, dei sostenitori del governo hanno attaccato gli europeisti con i petardi ed è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine per dividere filogovernativi e sostenitori dell'opposizione con delle barriere metalliche.
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