POLITICA
Boschi: "Vedremo se Aula conferma"
Riforma Senato, Governo battuto in commissione su due emendamenti
Approvati per due voti in Affari Costituzionali alla Camera due emendamenti simili all'articolo 2 del ddl, per eliminare dal nuovo Senato i cinque senatori nominati dal presidente della Repubblica in carica per 7 anni
Roma
Nuova battuta d'arresto nel percorso delle riforme. Il governo è stato battuto per due volte in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Passano infatti due emendamenti simili all'articolo 2 del ddl (relativo alla composizione del nuovo Senato), proposti rispettivamente dalla minoranza del Pd e da Sel. Decisivo il voto del deputato di Forza Italia, Maurizio Bianconi che, in dissenso dal suo gruppo, si è astenuto. Con la modifica, viene messo in discussione l'impianto stesso dell'articolo, non essendo più conforme a quanto già approvato a Palazzo Madama.
L'emendamento - presentato dal deputato Pd Lauricella ed approvato con 22 voti favorevoli, 20 contrari - elimina dalla composizione del futuro Senato i 5 senatori di nomina presidenziale e in carica per sette anni. Il nuovo Senato sarà ora formato esclusivamente da rappresentanti territoriali: 100 in tutto tra consiglieri regionali (74) e sindaci (21). In base a un altro emendamento, il nuovo Senato, pur mantenendo competenza a giudicare su ineleggibilità o incompatibilità dei parlamentari, si limiterà a prendere atto della decadenza.
Boschi: "Governo battuto? Vedremo se Aula confermerà"
"Vedremo se l'Aula confermerà" la modifica, apportata all'articolo 2 del testo del ddl. Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, commenta quanto accaduto oggi in commissione Affari costituzionali alla Camera.
D'Attorre (Pd): "Emendamento tecnico, non voto politico"
Era un "emendamento tecnico", quindi, quanto successo in commissione Affari Costituzionali alla Camera, non va interpretato come "un voto politico". Lo sostiene il deputato della minoranza Pd, Alfredo D'Attorre, commentando l'approvazione in Commissione dei due emendamenti all'art.2. Sul tema, spiega D'Attorre, c'era stata un'ampia convergenza anche nello stesso Pd con "segnali di disponibilità" da parte del governo, "non si capisce perché ha dato parere negativo".
Passa emendamento su decadenza senatori
"Il Senato prenderà atto della cessazione dalla carica elettiva regionale o locale e della conseguente decadenza da senatore". Lo stabilisce un emendamento M5S al Ddl di riforma della seconda parte della Costituzione, approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera dopo la riformulazione proposta dai relatori Emanuele Fiano (Pd) e Francesco Paolo Sisto (FI). Il nuovo Senato non avrà dunque alcun ruolo decisionale nella decadenza di un suo componente, mentre restano confermate, così come stabilito nel testo votato in prima lettura, le competenze su ineleggibilità e incompatibilità a ricoprire il ruolo di senatore.
L'emendamento - presentato dal deputato Pd Lauricella ed approvato con 22 voti favorevoli, 20 contrari - elimina dalla composizione del futuro Senato i 5 senatori di nomina presidenziale e in carica per sette anni. Il nuovo Senato sarà ora formato esclusivamente da rappresentanti territoriali: 100 in tutto tra consiglieri regionali (74) e sindaci (21). In base a un altro emendamento, il nuovo Senato, pur mantenendo competenza a giudicare su ineleggibilità o incompatibilità dei parlamentari, si limiterà a prendere atto della decadenza.
Boschi: "Governo battuto? Vedremo se Aula confermerà"
"Vedremo se l'Aula confermerà" la modifica, apportata all'articolo 2 del testo del ddl. Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, commenta quanto accaduto oggi in commissione Affari costituzionali alla Camera.
D'Attorre (Pd): "Emendamento tecnico, non voto politico"
Era un "emendamento tecnico", quindi, quanto successo in commissione Affari Costituzionali alla Camera, non va interpretato come "un voto politico". Lo sostiene il deputato della minoranza Pd, Alfredo D'Attorre, commentando l'approvazione in Commissione dei due emendamenti all'art.2. Sul tema, spiega D'Attorre, c'era stata un'ampia convergenza anche nello stesso Pd con "segnali di disponibilità" da parte del governo, "non si capisce perché ha dato parere negativo".
Passa emendamento su decadenza senatori
"Il Senato prenderà atto della cessazione dalla carica elettiva regionale o locale e della conseguente decadenza da senatore". Lo stabilisce un emendamento M5S al Ddl di riforma della seconda parte della Costituzione, approvato dalla commissione Affari costituzionali della Camera dopo la riformulazione proposta dai relatori Emanuele Fiano (Pd) e Francesco Paolo Sisto (FI). Il nuovo Senato non avrà dunque alcun ruolo decisionale nella decadenza di un suo componente, mentre restano confermate, così come stabilito nel testo votato in prima lettura, le competenze su ineleggibilità e incompatibilità a ricoprire il ruolo di senatore.