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POLITICA

Incontro al Quirinale

Riforme, Renzi a Napolitano: "Possibile percorso condiviso con molte forze politiche"

Colloquio di oltre un'ora tra il premier ed il presidente della Repubblica per fare il punto sulla legge elettorale e sulla riforma costituzionale

Giorgio Napolitano e Matteo Renzi
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"Il governo considera possibile e condivisibile con un ampio arco di forze politiche" l'iter parlamentare delle leggi elettorale e costituzionale. Si tratta di "un percorso che tiene conto di preoccupazioni delle diverse forze politiche". Sintetizza così una nota del Colle l'incontro di questa mattina tra il Presidente Giorgio Napolitano ed il premier Matteo Renzi, incontro a cui era presente anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e che arriva all'indomani dell'approvazione da parte di Montecitorio del Jobs Act.

Un incontro di oltre un'ora le cui conclusioni portano a ritenere che dal colloquio è emersa da parte del premier Matteo Renzi una rassicurazione sulla durata della legislatura. Questa l'estrema sintesi dell'ennesima salita al Colle del presidente del Consiglio in un momento complesso per il percorso delle riforme e dopo le fibrillazioni scaturite nei partiti a causa dei risultati delle elezioni regionali di domenica scorsa. 

Un incontro al quale non a caso ha partecipato anche il ministro Boschi e che segue di 24 ore quello che il il presidente Napolitano ha avuto con Anna Finocchiaro, relatrice del provvedimento di riforma della legge elettorale. Colloqui che sembrano confermare anche l'intenzione del premier di chiudere il più velocemente possibile la questione dell'Italicum e del nodo del Senato con l'introduzione di una sorta di clausola di salvaguardia. Una soluzione in tempi rapidi che da tempo chiede anche il presidente della Repubblica.
   
La nota diramata dal Colle al termine del colloquio a tre tra Napolitano, Renzi e la Boschi è esaustivo e fa ben capire sia le preoccupazioni del Colle sulla tenuta della legislatura che le rassicurazioni del premier sulla volonta' di andare avanti in un percorso riformatore rapido e condiviso. "Durante il colloquio di stamattina - si legge nel comunicato del Quirinale - è stato ampiamente esposto il percorso che il governo considera possibile e condivisibile con un ampio arco di forze politiche per quello che riguarda l'iter parlamentare dei due provvedimenti fondamentali gia' a uno stato avanzato di esame - legge elettorale e legge costituzionale per la riforma del bicameralismo paritario - i quali sono incardinati per la seconda lettura. Un percorso che tiene conto di preoccupazioni delle diverse forze politiche, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra legislazione elettorale e riforme costituzionali".

Una frase, quest'ultima, che chiarisce quanto sia sotto la lente del Colle anche la soluzione da individuare per rendere l'Italicum funzionante in tutte le sue parti e usabile - naturalmente solo come ultima ratio - anche prima del completamento della riforma del bicameralismo paritario.

L'incontro al Quirinale arriva all'indomani della votazione da parte della Camera dei Deputati del Jobs Act. Votazione che ha visto le opposizioni lasciare l'Aula di Montecitorio al momento del voto e che ha segnato la spaccatura del Pd, con 33 deputati che non hanno seguito le indicazioni del partito votando 'no', astenendosi o lasciando anche loro l'emiciclo.
 
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