POLITICA
Da martedì il testo in Senato
Italicum: accordo tra Renzi e Berlusconi. Ok a premio di maggioranza al 40%, non su sbarramento
La legge elettorale verrà approvata dal Senato entro dicembre, anche se permangono le divergenze sulla soglia di sbarramento per i piccoli partiti e l'attribuzione del premio alla lista o alla coalizione. Renzi è poi andato nella sede del Nazareno per la direzione del Pd, ma per richiesta dell'ala minoritaria è saltato il voto sulla road map delle riforme
Roma
Renzi e Berlusconi hanno ritrovato l'intesa sulla legge elettorale e il testo verrà approvato dal Senato entro dicembre. "L'impianto dell'accordo è oggi più solido che mai" si legge nel comunicato congiunto diffuso poco dopo il vertice, a fugare tutti i dubbi sulla tenuta del Patto del Nazareno.
Permangono comunque le divergenze sulla soglia di sbarramento per i piccoli partiti e l'attribuzione del premio alla lista o alla coalizione. "Le differenze - si legge nel comunicato - non impediranno di concludere i lavori sull'Italicum in aula". Il testo inizierà martedì l'iter in Senato.
I punti dell'accordo
L'accordo comporta la volontà di alzare al 40% la soglia per il premio di maggioranza e di introdurre "le preferenze dopo i capilista bloccati in 100 collegi". Quanto alle "differenze sulla soglia minima e sul premio alla lista invece che alla coalizione" non impedisce l'ok "al Senato" entro dicembre.
Renzi- Berlusconi: avanti fino al 2018
"Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l'Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell'interesse del Paese e - si rimarca ancora come a dare una cornice all'accordo sullo specifico tema della riforma - nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni".
Un'ora e mezza di faccia a faccia
Il faccia a faccia, l'ottavo tra i due in poco meno di un anno, è durato circa un'ora e mezza. Presenti, anche Denis Verdini e Gianni Letta per gli azzurri, Lorenzo Guerini e Luca Lotti per i democratici. Al centro dell'incontro, le modifiche al testo dell'Italicum emerse dalla riunione di maggioranza di martedì scorso. Proposte che avevano provocato malumori in Forza Italia.
Alfano, "Sull'Italicum la maggioranza ha deciso"
Alfano che martedì aveva ribadito che il 3% era il punto di equilibrio giusto per lo sbarramento ha poi accolto con favore l'esito dell'incotro tra Berlusconi e Renzi. "Bene, molto bene, direi ottimo incontro Renzi-Berlusconi. #avantitutta" commenta su twitter il leader del Nuovo Centrodestra.
Direzione Pd, Renzi: "Legge elettorale approvata entro febbraio"
La legge elettorale avrà l'ok definitivo per febbraio, questo il presupposto per "mostrare agli italiani che si fanno le cose sul serio". Lo garantisce Matteo Renzi parlando alla direzione nazionale del Pd, a poche ore dal vertice con Berlusconi che ha garantito la tenuta del Patto del Nazareno. Sul piede di guerra la minoranza del partito che ha chiesto e ottenuto il rinvio del voto sulla road map delle riforme. L'ala minoritaria, infatti, avrebbe voluto che la direzione venisse pianificata prima e non dopo il vertice con Berlusconi. La direzione non può essere utilizzata come organo di ratifica del patto del Nazareno, spiegano alcuni degli esponenti.
Permangono comunque le divergenze sulla soglia di sbarramento per i piccoli partiti e l'attribuzione del premio alla lista o alla coalizione. "Le differenze - si legge nel comunicato - non impediranno di concludere i lavori sull'Italicum in aula". Il testo inizierà martedì l'iter in Senato.
I punti dell'accordo
L'accordo comporta la volontà di alzare al 40% la soglia per il premio di maggioranza e di introdurre "le preferenze dopo i capilista bloccati in 100 collegi". Quanto alle "differenze sulla soglia minima e sul premio alla lista invece che alla coalizione" non impedisce l'ok "al Senato" entro dicembre.
Renzi- Berlusconi: avanti fino al 2018
"Questa legislatura che dovrà proseguire fino alla scadenza naturale del 2018 costituisce una grande opportunità per modernizzare l'Italia. Anche su fronti opposti, maggioranza e opposizioni potranno lavorare insieme nell'interesse del Paese e - si rimarca ancora come a dare una cornice all'accordo sullo specifico tema della riforma - nel rispetto condiviso di tutte le Istituzioni".
Un'ora e mezza di faccia a faccia
Il faccia a faccia, l'ottavo tra i due in poco meno di un anno, è durato circa un'ora e mezza. Presenti, anche Denis Verdini e Gianni Letta per gli azzurri, Lorenzo Guerini e Luca Lotti per i democratici. Al centro dell'incontro, le modifiche al testo dell'Italicum emerse dalla riunione di maggioranza di martedì scorso. Proposte che avevano provocato malumori in Forza Italia.
Alfano, "Sull'Italicum la maggioranza ha deciso"
Alfano che martedì aveva ribadito che il 3% era il punto di equilibrio giusto per lo sbarramento ha poi accolto con favore l'esito dell'incotro tra Berlusconi e Renzi. "Bene, molto bene, direi ottimo incontro Renzi-Berlusconi. #avantitutta" commenta su twitter il leader del Nuovo Centrodestra.
Bene, molto bene, direi ottimo incontro Renzi-Berlusconi #avantitutta
— Angelino Alfano (@angealfa) 12 Novembre 2014
Direzione Pd, Renzi: "Legge elettorale approvata entro febbraio"
La legge elettorale avrà l'ok definitivo per febbraio, questo il presupposto per "mostrare agli italiani che si fanno le cose sul serio". Lo garantisce Matteo Renzi parlando alla direzione nazionale del Pd, a poche ore dal vertice con Berlusconi che ha garantito la tenuta del Patto del Nazareno. Sul piede di guerra la minoranza del partito che ha chiesto e ottenuto il rinvio del voto sulla road map delle riforme. L'ala minoritaria, infatti, avrebbe voluto che la direzione venisse pianificata prima e non dopo il vertice con Berlusconi. La direzione non può essere utilizzata come organo di ratifica del patto del Nazareno, spiegano alcuni degli esponenti.