POLITICA
Da martedì al via il percorso dell'Italicum in Senato
Al via il vertice sull'Italicum. Faccia a faccia tra Renzi e Berlusconi
L'incontro tra il premier e l'ex Cavaliere sulla legge elettorale è iniziato poco dopo le 17. Romani mette in guardia: il patto non sia frenato dal ricatto dei 'piccoli' partiti. Alfano: sbarramento del 3% è il punto di equilibrio giusto
Roma
È iniziato da poco il faccia a faccia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla legge elettorale. A seguire il Presidente del Consiglio tornerà a confrontarsi anche con la minoranza del Pd, nella riunione della Direzione nazionale del partito prevista per le 21.
Da martedì al via il percorso dell'Italicum in Senato, come ha deciso la commissione Affari costituzionali. I lavori inizieranno con la relazione della relatrice Anna Finocchiaro e nei giorni successivi si andrà avanti con alcune audizioni.
"Voglio fare le riforme con Forza Italia ma soprattutto farle", ha detto il premier nelle scorse ore, ribadendo che l'accordo c'è e rimane, il problema non è il leader di Forza Italia ma i suoi: "Credo che Berlusconi voglia fare l'intesa sulle riforme costituzionali, conviene a tutti che le regole del gioco si facciano insieme poi abbiamo idee diverse sulla giustizia, sul fisco. Ma se poi c'è Brunetta che fa il controcanto, che gli sbarra la strada".
L'ex Cavaliere intanto ricuce con Raffaele Fitto, ma avverte Renzi che le decisioni si prendono insieme e soprattutto rimarca la volontà di non rimanere fuori da appuntamenti futuri come l'elezione del prossimo Capo dello Stato.
Da Forza Italia, Paolo Romani mette in guardia: il patto non sia frenato dai ricatti dei piccoli partiti. Mentre il leader di Ncd Angelino Alfano sottolinea che lo sbarramento del 3% è il punto di equilibrio giusto: "Gli azzurri non dicano di no".
Da martedì al via il percorso dell'Italicum in Senato, come ha deciso la commissione Affari costituzionali. I lavori inizieranno con la relazione della relatrice Anna Finocchiaro e nei giorni successivi si andrà avanti con alcune audizioni.
"Voglio fare le riforme con Forza Italia ma soprattutto farle", ha detto il premier nelle scorse ore, ribadendo che l'accordo c'è e rimane, il problema non è il leader di Forza Italia ma i suoi: "Credo che Berlusconi voglia fare l'intesa sulle riforme costituzionali, conviene a tutti che le regole del gioco si facciano insieme poi abbiamo idee diverse sulla giustizia, sul fisco. Ma se poi c'è Brunetta che fa il controcanto, che gli sbarra la strada".
L'ex Cavaliere intanto ricuce con Raffaele Fitto, ma avverte Renzi che le decisioni si prendono insieme e soprattutto rimarca la volontà di non rimanere fuori da appuntamenti futuri come l'elezione del prossimo Capo dello Stato.
Da Forza Italia, Paolo Romani mette in guardia: il patto non sia frenato dai ricatti dei piccoli partiti. Mentre il leader di Ncd Angelino Alfano sottolinea che lo sbarramento del 3% è il punto di equilibrio giusto: "Gli azzurri non dicano di no".