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POLITICA

Oggi alle 18 il faccia a faccia con Berlusconi

Legge elettorale, Renzi: "Voglio fare le riforme con FI ma soprattutto farle"

Il premier a Porta a Porta ribadisce di voler andare avanti con la legge elettorale "Non ho cambiato le carte in tavola, Berlusconi d'accordo con le modifiche", il problema dice sono "i suoi". Sull'eventuale successione del Capo dello Stato "è prematuro parlare ma il metodo da utilizzare è cercare un'ampia maggioranza".

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Roma "Il problema nel caso della legge elettorale non credo sia Berlusconi ma i suoi, i Brunetta, i Fitto". Il premier Matteo Renzi interviene a Porta a Porta e ribadisce: "Sono anni che si aspetta la legge elettorale. Ora bisogna farla". Sulle modifiche, decise nel vertice di maggioranza, sul testo in discussione in Parlamento, in particolare su preferenze e soglia di sbarramento che hanno sollevato polemiche e tensioni in Forza Italia sottolinea: "Non ho cambiato le carte in tavola, Berlusconi era concorde sulle modifiche" ed avverte "le regole del gioco si fanno insieme ma non significa che se non sono d'accordo non si fanno. Io prima voglio farle e poi insieme". Conferma dunque di voler andare avanti sulla legge elettorale e annuncia l'incontro con Berlusconi, che potrebbe essere l'ultimo. "Ho fatto un'accelerazione, come i ciclisti ho fatto uno strappo in salita perché sulle riforme era entrata in circolazione l'idea che pur di non aver problemi si poteva far finta di niente, si buttava la palla in tribuna". L'impegno è quello di finire entro il 31 dicembre la legge elettorale al Senato: "Adesso corrano, facciano gli straordinari, lavorino sabato e domenica".

"Problema non Berlusconi ma i suoi"
Nell'Italicum "c'è il tema della governabilità" e quindi stop ai "partitini che danno noia" a chi vince, "il premio di maggioranza al 15% e anziché fare le grandi ammucchiate chiamate coalizioni facciamo un meccanismo in cui chi arriva primo vince. Era l'idea di Berlusconi quando prendeva i voti ora ne prende un pò meno non penso che abbia cambiato idea". L'accordo c'è e rimane, il problema non è il leader di Forza Italia ma i suoi: "Credo che Berlusconi voglia fare l'intesa sulle riforme costituzionali, conviene a tutti che le regole del gioco si facciano insieme poi abbiamo idee diverse sulla giustizia, sul fisco. Ma se poi c'è Brunetta che fa il controcanto, che gli sbarra la strada". Ribadisce: "Non si fa una legge elettorale per se stessi, io non la faccio per me. Questa è una legge elettorale che serve all'Italia"

Dimissioni Napolitano, "Prematuro ma per serva ampia maggioranza"
A Porta a Porta parla anche dell'eventuale successione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "È prematuro per dirlo ma il metodo che va utilizzato - a memoria ha funzionato solo per Cossiga e per Ciampi - è cercare la maggioranza più ampia possibile. È il metodo migliore".  Sul profilo del prossimo Capo dello Stato, "il ruolo del presidente della Repubblica spetta ad una persona che abbia un grandissimo senso delle istituzioni, sappia rappresentare l'Italia nel mondo e sia capace di smussare, mediare e rappresentare tutti. Non è il capo del governo, è il garante dell'Italia". Ma aggiunge non "è un tema all'ordine del giorno", nessun pressing sul Capo dello Stato "Non ho chiesto di rinviare nessuna decisione per un atto di rispetto, il presidente della Repubblica deciderà quando vuole di dimettersi o meno. Leviamoci dalla testa di dire che è stanco. Le sue valutazioni ce le dirà quando lo riterrà opportuno". 

Oggi nuovo incontro Renzi-Berlusconi
Dopo un paio di giorni di annunci e smentite in programma alle 18 di oggi il nuovo faccia a faccia tra il premier ed il leader di Forza Italia. E in serata Renzi tornerà a confrontarsi anche con la minoranza del Pd, nella riunione della Direzione nazionale del partito prevista per le 21.
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