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POLITICA

Scontri sul nuovo Senato

Riforme, Serracchiani: "Non c'è Nazareno, dialogo con tutti". Migliaia di emendamenti al Ddl Boschi

Sulgi emendamenti presentati dalla minoranza Pd, tra cui quello per il Senato elettivo Guerini lancia un avvertimento: "Ok a modifiche ma non si torna a punto zero".L'appello del capogruppo Zanda: "Sciogliere i nodi in commissione". Lega: "Pronti 6,5 milioni di emendamenti"

(LaPresse)
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"I paletti sono molto chiari: va bene introdurre modifiche migliorative del testo ma non si torna al punto zero, non è possibile". Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini interviene sul dibattito intorno alla riforma costituzionale e lancia un avvertimento alla minoranza Pd che ha presentato al Senato una decina di emendamenti, tra questi anche quello sull'eleggibilità dei senatori.
"Siamo impegnati su un cammino di riforme talmente importante che se le altre forze politiche vorranno discutere saremo sempre disponibili - il commento della vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani - Se vorranno, parteciperanno. Non è un patto del Nazareno ma un impegno a coinvolgere tutte le forze in Parlamento".

Zanda: "Scogliere i nodi in commissione"
Un appello alla minoranza Dem arriva anche dal presidente dei senatori Pd, Zanda: affrontare i tempi "più spinosi" dei vari provvedimenti che saranno all'esame del Senato da settembre in poi, direttamente in commissione, per poi ottenere in aula "la massima collegialità". Nell'abituale lettera di saluto prima della pausa estiva alle senatrici e ai senatori del gruppo Zanda scrive: "Non voglio sfuggire al tema politico, molto attuale, della compattezza del  gruppo che continuo a considerare l'elemento decisivo per la tenuta del quadro politico e della legislatura. A questo proposito ricordo che l'estrema frammentazione della composizione del Senato in questa legislatura obbliga tutto il gruppo del Pd, che ne è l'asse portante, al massimo impegno possibile per il buon funzionamento delle commissioni e dell'aula".

Valanga di emendamenti
In totale sono oltre 513mila gli emendamenti presentati al disegno di legge sulla revisione della Parte II della Costituzione, all'esame della Commissione Affari Costituzionali.Sono trentuno gli emendamenti presentati dalla maggioranza del Pd al decreto riforme. Si tratta di cambiamenti che non incidono sullo spirito della riforma. Diciassette, invece, gli emendamenti della minoranza del partito che insistono soprattutto sulla possibilità di elezione diretta dei senatori. Più di mille quelli presentati da FI: un maggior bilanciamento delle funzioni tra Senato e Camera e una maggiore legittimazione dei senatori, attraverso più varianti proposte di elezione diretta. 

Lega: "Pronti 6,5 milioni di emendamenti"
"Una riforma costituzionale che priva il popolo del diritto del voto e instaura una dittatura di sinistra mi fa venire la dissenteria e quindi va fermata o modificata. Per farlo ho depositato esattamente 2 ordini del giorno e 510.293 proposte di modifica (emendamenti).". Scrive su facebook il senatore leghista Roberto Calderoli che poi minaccia: "Se il governo non dimostrerà buon senso e non rinuncerà alle sue usuali violenze nei confronti del parlamento ho preparato, per l'esame dell'aula, 6.5 milioni di emendamenti per affossare la riforma,la legislatura e mandare finalmente a casa il Capitan Fracassa Renzi".
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