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POLITICA

M5S, Lega e Sel non parteciperanno

Riforme, è il giorno del voto finale. In corso al Senato le dichiarazioni di voto

Previsto in tarda mattinata il voto per il via libera in prima lettura del disegno di legge costituzionale che porta il nome del ministro Boschi. Probabile la presenza del premier che nel pomeriggio dovrebbe presiedere l'ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie. Anche la Lega e Sel non parteciperanno al voto

L'Aula di palazzo Madama
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Roma A palazzo Madama è il giorno del voto finale sul ddl Boschi. Concluso nella serata di ieri l'esame dei 40 articoli del disegno di legge e i relativi emendamenti, l'Aula del Senato si appresta dunque a dare il via libera, in prima lettura, alla riforma del Senato e alla modifica il titolo V della Costituzione.
 
A Palazzo Madama la seduta ha avuto inizio alle 9,30, come preannunciato ieri sera dal presidente Pietro Grasso, con le dichiarazioni di voto. A seguire, il voto finale sull'intero provvedimento, che dovrebbe arrivare in tarda mattinata. Ma si tratta solo del primo passaggio trattandosi di legge di modifica costituzionale, visto che occorreranno almeno altre tre letture tra Camera e Senato prima del via libera definitivo per cui non è escluso il passaggio referendario, sempre che non intervengano modifiche. 

Per quanto riguarda l’esito del voto, oggi non dovrebbero esserci sorprese. Il disegno di legge costituzionale di revisione della parte II della Costituzione, che reca "disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione", dovrebbe infatti essere approvato senza particolari problemi.

Tra i banchi del governo è presente il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, mentre c'è attesa per la presenza o meno in Aula del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier nel pomeriggio dovrebbe presiedere l'ultimo Consiglio dei ministri prima delle ferie, iniziate già ieri per i deputati e che oggi dovrebbero prendere il via anche per i senatori.
 
Non sono in Aula i senatori del Movimento5Stelle, auto-esclusisi dai lavori sul ddl Boschi nei giorni scorsi. Ed anche Lega, Sel e Gruppo Misto hanno confermato il proposito di non partecipare al voto finale.

Vannino Chiti, esponente dem tra i più esposti nella critica alla riforma interna al partito, ha portato a Luigi Zanda un manifestino in bianco e nero, che il capogruppo Pd ha guardato con attenzione e poi ripiegato. A distanza, riferiscono le agenzie, si possono leggere in testa i nomi dello stesso Chiti oltre a Civati e Mineo. Qualche riga sotto, a caratteri cubitali, la scritta "Vergogna". Chiti ha portato al presidente del Senato Pietro Grasso un altro foglietto, probabilmente dello stesso contenuto di quello consegnato a Zanda.
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