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POLITICA

Prosegue la maratona a palazzo madama

Riforme, avanti a oltranza. Scontro M5S-Grasso. Stretta sui consiglieri regionali

Domani si chiude. Entra in Costituzione la possibilità di indire un referendum propositivo e d'indirizzo. Passa anche l'emendamento che introduce la doppia soglia per firme e quorum per l'abrogativo. Alta tensione con i grillini, Grasso espelle Lucidi

Lello Ciampolillo, M5S (foto Ansa)
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Roma Con l'ok dell'Aula all'articolo 40 sono terminate le votazioni ad articoli ed emendamenti del ddl sulle riforme, fra l'applauso della maggioranza e il "boato" di
disapprovazione delle opposizioni. E di mattina inizieranno invece le dichiarazioni di voto finale sul testo.

A palazzo Madama si è andato avanti a oltranza per l'approvazione della riforma del Senato e dei rapporti tra Stato e Regioni. Tutto per garantire che "venerdì mattina, dalle 9,30 ci siano le dichiarazioni finali di voto" ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, aprendo i lavori. Nel corso della giornata in scena le proteste delle opposizioni contro i pianisti, culminate in momenti di tensione che hanno spinto Grasso a minacciare l'uscita dall'aula per chiunque interrompa i lavori. Minacce che si sono concretizzate nel caso del grillino Stefano Lucidi, espulso per intemperanze poi riammesso. Il parlamentare cinquestelle si era imbavagliato per protesta. 

Passato l'articolo 31 che modifica il 118 della Costituzione relativo alle funzioni amministrative degli Enti locali ed elimina la parola Province. Disco verde anche all'emendamento che introduce la possibilità di indire un referendum propositivo. Con l'articolo 34 approvata anche l'introduzione di un limite agli stipendi degli amministratori regionali.

Grasso: inamissibile emendamento Calderoli "ammazza riforma"
Il presidente del Senato ha dichiarato inammissibile l'emendamento 40.10 all'articolo 40 del ddl riforme. Il subemendamento, a firma Calderoli, prevedeva l'entrata in vigore del ddl riforme "alla prima conclusione naturale della legislatura di entrambe le Camere". Per Grasso, l'emendamento "è inammissibile in quanto la scadenza naturale delle Camere, teoricamente, potrebbe non avvenire mai".

Tetto a stipendi amministratori regionali
Il Senato ha approvato l'articolo 34 della riforma costituzionale che introduce un limite agli stipendi degli amministratori regionali, (giunta, presidente e consiglieri) legandoli a quelli dei sindaci dei comuni capoluogo di regione. L'articolo 35 invece sopprime la commissione parlamentare per le questioni regionali che in Costituzione veniva convocata, tra l'altro, per esprimere un parere in caso di sciolgimento dei consigli regionali per violazioni di legge. Ora verrà sentito il Senato della Repubblica.

Passa art.31 che modifica 118 
Disco verde dell'Aula del Senato all'art. 31 del ddl riforme, approvato con 180 voti favorevoli, 36 contrari 6 astenuti. L'articolo modifica l'art. 118 della Costituzione relativo alle funzioni amministrative degli Enti locali ed elimina la parola Province. Con il ddl, inoltre, nella Carta si farà riferimento non più alla sola attribuzione, ma anche all'esercizio delle funzioni amministrative ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Città metropolitane, Regioni e Stato.

Ok a referendum propositivo
Entra in Costituzione la possibilità di indire un referendum propositivo e d'indirizzo. Il Senato approva con 220 sì, 11 no e 13 astenuti l'emendamento dei relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli all'articolo 11 del ddl sulle riforme istituzionali. Passa anche l'emendamento che introduce la doppia soglia per firme e quorum per l'abrogativo: se le firme sono 500 mila, il quorum è 50% più uno degli aventi diritto. Se sono 800 mila, quorum è la maggioranza dei votanti.

M5S, scontro con Grasso sui pianisti 
"
Anche con la riforma della Costituzione non riescono a rimanere nella legalità, il cittadino Ciampolillo è andato personalmente a rimuovere la pallina incastrata nella buca dei pulsanti per le votazioni della senatrice di Forza Italia" ha detto la senatrice del M5S Vilma Moronese, denunciando i pianisti in Aula a Palazzo Madama durante il voto sul ddl riforme. Interviene anche Grillo che su Twitter rilancia il video postata dal senatore Vito Crimi su quanto accaduto oggi in Senato.




Governo battuto su emendamento Sel
Ieri sera è passato, con voto segreto, l'emendamento 30.123, prima firmataria Loredana De Petris di Sel, sull'articolo 30 del ddl riforme che modifica il Titolo V. L'emendamento, approvato con appena 5 voti di scarto (140 sì, 135 no),  introduce nella Costituzione la competenza delle Regioni sulle materie che riguardano la "rappresentanza in Parlamento delle minoranze linguistiche". Nei giorni scorsi un altro emendamento, anche questo approvato con voto segreto, aveva assegnato al Senato anche competenze sulle leggi che riguardano i temi della famiglia e del matrimonio,  quelli della salute e quelli etici (come bio-testamento e diritti civili). 
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