POLITICA
Il ddl costituzionale alla Camera
Riforme: caos in aula, seduta sospesa. Boschi: "Chiudere entro sabato"
Bagarre delle opposizioni sui tempi di intervento. In mattinata il referente azzurro Sisto ha abbandonato i lavori. Speranza: no a veti, si va avanti. Brunetta: nostra opposizione responsabile
Boschi, voto maggioranza in regola
"Rientra nelle regole della democrazia che la maggioranza possa essere messa in condizione di poter votare i provvedimenti in Aula. Un conto è la dialettica un conto sono le posizioni in Aula, altre sono i gesti che abbiamo appena visto dai banchi dell'opposizione". Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, commenta la protesta di Adriano Zaccagnini di Sel. "Hanno tirato i fascicoli e sarà la presidenza a dover valutare i comportamenti, non il governo", ha aggiunto.
Il relatore azzurro Sisto si è dimesso
Clima di tensione già in mattinata. Dopo la rottura del patto del Nazareno, e forte dell'asse con la Lega, Francesco Paolo Sisto di Forza Italia si è dimesso da relatore delle riforme istituzionali a Montecitorio. Lega nord e Movimento 5 stelle hanno chiesto che il provvedimento torni all'esame della Commissione affari costituzionali, ma l'aula ha respinto la richiesta.
Boschi: obiettivo chiudere entro sabato
Il ministro per le riforme, Boschi, lo ha detto chiaramente: "Stiamo lavorando con l'obiettivo di chiudere sabato, dipende da quanto l'opposizione vorrà bloccare riforme in discussione da settembre con un lavoro impegnativo e quindi i tempi sono maturi, anche se Fi al momento sta votando in modo vario e eterogeneo".
Brunetta: effetti rottura patto Nazareno si vedranno nel voto finale
Sulle riforme Fi fa "un'opposizione responsabile e selettiva, non meccanicistica. il resto sono strumentalizzazioni", ha spiegato Renato Brunetta rispondendo a chi dal suo partito ha contestato alcuni voti in aula in linea col Pd: "Gli effetti della rottura del patto del Nazareno si vedranno nei voti sugli articoli e nel voto finale".
Pd: "Le riforme vanno avanti"
"Il Pd dice che andiamo avanti con decisione. le riforme si fanno perché ne ha bisogno l'Italia", ha detto nell'aula della camera il capogruppo Dem Roberto Speranza. "E' stato positivo che Fi stesse al tavolo. Sarebbe stato utile continuare. Ma cosa è cambiato dal 31 gennaio? Solo un fatto: l'elezione di una persona straordinaria come Mattarella a presidente della Repubblica".