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MONDO

Il personaggio

Rita Katz, la donna che dà la caccia ai terroristi attraverso il suo sito "Site"

E' il capo della più importante società al mondo, con sede a Bethesda in Maryland, che si occupa di monitorare le attività dei jihadisti online e che verifica i video dell'Isis. Rita Katz è nata nel 1963 a Bassora, grande città nel sud-est dell’Iraq, da una famiglia ebrea. Ha una storia molto interessante

Rita Katz
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di Carlotta Macerollo Dà la caccia ai terroristi attraverso il suo sito internet "Site", ormai conosciuto in tutto il mondo. Lo fa da un ufficio di Bethesda, nei sobborghi di Washington, con un piccolo team di esperti informatici. Scandagliando la rete 24 ore su 24 alla ricerca di post, immagini e documenti dei jihadisti, Katz e il suo team trovano, spesso, video raccapriccianti.

Il gruppo di intelligence di Katz, fondato nel 2002 con il collega Josh Devon, si chiama Search for International Terrorist Entities ("Site") ed è diventato in poco tempo un punto di riferimento per chiunque si occupi di estremismo islamico. 

La vita di Rita Katz
Katz è nata nel 1963 a Bassora, seconda città dell'Iraq, da una famiglia ebraica. Nel 1968 il padre viene arrestato dal Regime di Saddam Hussein con l'accusa di spionaggio in favore di Israele e l'anno dopo viene impiccato. La madre di Katz - come ha raccontato il New Yorker - riesce a fuggire con i tre figli piccoli, prima in Iran e poi in Israele. Studia storia e scienze politiche all'università di Tel Aviv. Poi si sposa con medico e segue il marito a Washington.

Fonda "Site"
Dopo alcuni anni decide di mettersi in proprio fondando "Site". In alcuni casi, come ha raccontato il Washington Post, collabora con le stesse autorità, fra cui l'Fbi, in delicate indagini contro il terrorismo su suolo americano. Dal monitoraggio dei siti in cui avviene la condivisione di file, dei forum islamisti e da altre zone ''oscure e protette da password'' di internet, "Site" ritiene di aver ricostruito un quadro preciso di come l'Isis e gruppi simili operino online. 

Le critiche 
L'attività di "Site" non è, però, esente da critiche. Nonostante sia spesso citato e usato da testate autorevoli, alcuni accusano il sito web della Katz di fare da grancassa mediatica ai fondamentalisti islamici. La donna, inoltre, è stata portata in tribunale da alcune associazioni islamiche che l'hanno accusata di aver diffamato il loro operato. Su diversi siti web, infine, l'analista è accusata di essere una spia del Mossad, il servizio segreto israeliano, ma non ci sono prove a riguardo. 
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