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ITALIA

Inchiesta della Procura di Civitavecchia

Rogo Fiumicino, tra gli indagati anche Lorenzo Lo Presti

L'amministratore delegato di Aeroporti di Roma risulta tra gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul rogo nel Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Violazione della normativa sulla sicurezza il reato ipotizzato nei confronti del manager.

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Anche l'amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti, è tra gli indagati nell'inchiesta aperta dalla procura di Civitavecchia dopo il rogo che la notte tra il 6 e il 7 maggio scorso ha distrutto il terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Il reato ipotizzato nei confronti del manager è quello di violazione della normativa sulla sicurezza dei lavoratori.  

L'ipotesi di accusa nei confronti di Lo Presti sarebbe legata all'impiego del personale, nei giorni successivi all'incendio che ha devastato mille metri quadrati dell'area commerciale del Terminal 3, in violazione delle norme in materia di tutela della salute. Il procuratore Gianfranco Amendola e il pm Valentina Zavatto ritengono che l'alto funzionario, nella sua veste di datore di lavoro, abbia fatto lavorare i dipendenti in condizioni di non adeguata sicurezza nei giorni successivi all'incendio; almeno 150 persone si sono rivolte ai medici per aver lamentato disturbi alla pelle e problemi di natura respiratoria.   

Intanto è in programma un sopralluogo giovedì 4 giugno, alle 12,30, di una  delegazione della Commissione d'Inchiesta sugli Infortuni sul Lavoro del Senato, guidata dalla presidente Camilla Fabbri.

Fabbri, dopo l'audizione del 19 maggio in Commissione dei manager di Aeroporti di Roma, ha annunciato l'apertura di un fascicolo d'inchiesta per chiarire le cause del rogo e verificare le condizioni di lavoro per le persone che operano all'interno dello scalo.    

"Le spiegazioni finora fornite da AdR - dichiara la senatrice  - non sono soddisfacenti. Grazie ai poteri attribuiti alla Commissione d'inchiesta il Senato potrà, in parallelo al lavoro della magistratura, dare nei tempi piu' rapidi possibili un proprio contributo a un'indagine i cui risultati sono molto importanti per i lavoratori di Fiumicino e per la tutela della loro salute, considerando inoltre i rilevanti danni economici prodotti dall'incendio senza che le cause siano chiare".
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