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POLITICA

Dimissioni sindaco

Roma, Marino: "Ripensarci? No". Vicario del Papa: "Serve nuova classe dirigente"

Bagno di folla per Marino arrivato alla manifestazione in suo sostegno al Campidoglio. Ribadisce: "Dimissioni irrevocabili". Vicario Vallini: "Serve una scossa in vista del Giubileo". Alfano contro il sindaco: "Basta giocare sulla pelle della Capitale"

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Bagno di folla per il sindaco Ignazio Marino arrivato a sopresa alla manifestazione in suo sostegno in piazza del Campidoglio. Ai suo sostenitori ha ribadito che la sua decisione è irrevocabile: domani metterà nero su bianco le sue dimissioni. Dunque nessun passo indietro.  "Ho pianto, mi sono scese le lacrime a vedere le migliaia di cittadini romani che in queste ore si stanno mobilitando con ogni mezzo, anche presentandosi qui in Campidoglio di domenica - ha scritto il primo cittadino dimissionario sul suo profilo Facebook - Vorrei dire loro che li vedo, che li ascolto, che li leggo e che li ringrazio uno ad uno".  "

La mobilitazione a sostegno di Marino è partita dal web, su facebook, e in tanti hanno partecipato. "Marino resisti o tornano i fascisti", "Gli onesti sono con te", hanno gridato al suo arrivo che ha fatto una breve passeggiata nella piazza per poi raggiungere la sala rossa dove si celebrano i matrimoni. Non sono mancati i cori contro la stampa, "Fuori, fuori i giornalisti!". Molti dei manifestanti contestano infatti il trattamento riservato dalla stampa al primo cittadino.



Vicario Papa: "Nuova classe dirigente"
"Ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma" e formare "una nuova classe dirigente nella politica". È l'auspicio e il monito che arriva dal cardinale Agostino Vallini, vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma. In una lettera alla città, presentata in vista del Giubileo scrive: "Tutto nasce da una riflessione sulla presenza e sulla responsabilità della Chiesa nella città. Una commissione del Consiglio era stata incaricata di preparare questo documento affinché la città potesse essere stimolata a rinascere, potesse avere una scossa". Aggiunge: "Un impegno che assume una valenza particolare alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia" e spiega che non si tratta di una denuncia ma di "un'analisi della situazione attuale", con l'intento di "condividere gli affanni della città" e con l'invito a "ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma". La Chiesa dunque, dopo la preoccupazione per la situazione della città espressa dell'Osservatore romano, torna a chiedere una scossa alla politica.

Alfano contro Marino
Sul caso Roma interviene anche il ministro dell'Interno. "Basta giocare sulla pelle della Capitale" il messaggio lanciato al sindaco. Intervistato dal Il Messaggero il ministro Alfano giudica duramente il comportamento del sindaco: è "incredibile e ingiustificabile". Le dimissiono messe nero su bianco arriveranno solo domani e il titolare del Viminale accusa: "Ci vorrebbe maggiore serietà e rigore. Non si può lasciare la Capitale in sospeso e nella massima incertezza per giorni alla vigilia del Giubileo". Gravissime anche le minacce di Marino di aprire le sue agende pieni di appunti su incontri e raccomandazioni. 
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