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ITALIA

La visita del sindaco

Roma, Marino contestato a Tor Sapienza: "Basta degrado". Alfano: "I sindaci stiano più attenti"

Sempre più freddi i rapporti anche con il Pd, il segretario cittadino Lionello Cosentino: "Ieri il sindaco era a Londra, mai la politica è stata così lontana dalla città" 

Il sindaco Marino durante la sua visita
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Roma Nel momento forse più difficile del suo mandato, Ignazio Marino affronta la piazza e la città e va in visita nel difficile quartiere romano di Tor Sapienza, protagonista da giorni della protesta dei cittadini contro gli immigrati. "Basta degrado", la promessa del sindaco fatta ai residenti che lo hanno accolto con fischi ed insulti. Una visita che però, visto il clima ed il precedente di Mario Borghezio, tenuto alla larga dal centro proprio dal 'calore' degli animi, è stata persino positiva per Marino.

Meno positive per il primo cittadino le nuove critiche arrivate dal suo partito che, per bocca del segretario cittadino Lionello Cosentino ha detto: "Ieri il sindaco era a Londra, mai la politica è stata così lontana dalla città". E non avranno fatto piacere al primo cittadino romano nemmeno le parole di Angelino Alfano che, intervistato dal TG3, ha avvertito: "I sindaci stiano più attenti, non si possono mettere gli immigrati dove già ci sono i rom. Gli italiani non sono razzisti, ma sono stanchi".

La visita a Tor Sapienza
Il sindaco dopo le titubanze degli ultimi giorni e una pausa londinese mentre infuriavano la violenza in periferia e il caso multe in Consiglio comunale, ha visitato il quartiere di Tor Sapienza. Andando incontro ad una prevedibile contestazione. "Vattene, ci hai rovinato", gli urlano alcuni. "Vergognati, fatti un giro sui mezzi pubblici, guarda il degrado della citta'", gridano altri. Scortato a piedi dalle forze dell'ordine e accompagnato dal vicesindaco di Sel, Luigi Nieri, Marino appare disorientato e si chiude per una mezz'ora nel bar dove è stato negato un caffè a due immigrati. Ennesimo episodio di intolleranza ed esasperazione. Il sindaco chirurgo parla con una delegazione del quartiere e all'uscita dichiara che il degrado di Tor Sapienza sarà affrontato, ma senza rinunciare all'ospitalità. "L'accoglienza è una cosa, la violenza e il disagio un'altra", dice. E ancora: "Ho parlato con i cittadini e gli ho proposto di ospitare nel centro non più immigrati ma donne e bimbi in difficolta'". Marino ricorda l'apertura domenica scorsa della metro C, "un'opera per le periferie, il maggiore investimento negli ultimi 15 anni in Italia". E poi cerca un contatto con gli ostili e ringhiosi residenti. "Sono qui perche' i media vi hanno dipinto come criminali e razzisti - dice - ma siete persone come noi che cercano la felicità per se stessi e per i propri figli". E a breve riceverà una delegazione del quartiere in Campidoglio. Poi, il sindaco visita il centro per rifugiati sotto assedio e fa una passeggiata tra il degrado del quartiere, tra case occupate, buche, vie buie. Alla fine lascia Tor Sapienza ancora tra gli insulti e un coro di "vattene via". "Buffone, pagliaccio, hai rovinato Roma!". Ignazio Marino si è preso gli insulti degli abitanti di Tor Sapienza in rivolta da giorni contro gli immigrati, e che aspettavano il sindaco al varco. Lui promette "basta degrado, senza rinunciare all'accoglienza", ma la folla lo accompagna nel giro a piedi del quartiere tra urla e tensione. 

Il tentativo di Borghezio
In mattinata nel quartiere romano era arrivato anche l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, già nelle periferie romane per l'ultima campagna elettorale, ma il clima era ostile anche per lui tanto da fargli rinunciare ad un giro della zona. Borghezio ha poi preferito 'virare' verso la periferia nord di Roma dova, in zona Talenti, ha partecipato ad una manifestazione di Casa Pound.

La rottura col Pd romano e l'ammonimento di Alfano
Anche il Pd romano attacca Marino, con il quale aumenta la distanza. Anzi diventa una frattura che Tor Sapienza ha reso forse insanabile. I democratici romani chiedono la testa dell'assessore alle politiche sociali Rita Cutini e il segretario cittadino Lionello Cosentino sottolinea come "ieri il sindaco era a Londra, mai la politica è stata così lontana dalla citta'". La conclusione sembra tirarla la consigliera Micaela Di Biase: "Io a tirare a campare non ci sto, al massimo meglio andare a votare". In serata arriva poi la strigliata del ministro dell'Interno Angelino Alfano: "i sindaci stiano più attenti, perché non si possono mandare decine e decine di migranti dove già ci sono i rom". 
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