ITALIA
La protesta delle periferie
Roma, alta tensione a Tor Sapienza. Marino contestato dai residenti: "Buffone"
Trasferiti i 14 minori in un altro centro accoglienza: nella notte erano tornati in via Morandi dicendo di "sentirsi a casa". Dura la reazione dei residenti: "Dovete andare via tutti". Borghezio questa mattina ha visitato il quartiere: "Farò il minisindaco qui"
Roma
Il sindaco Ignazio Marino è arrivato a Tor Sapienza, periferia est della Capitale, teatro nei giorni scorsi di proteste anti immigrati insieme al vicesindaco Luigi Nieri. Il primo cittadino, protetto dalle forze dell'ordine, ha fatto un giro tra le strade scarsamente illuminate e tra i palazzoni popolari che ospitano migliaia di persone. Durante la visita è stato contestato dai residenti: "Buffone", "Hai rovinato Roma", hanno urlano alcuni cittadini al sindaco all'uscita da un bar del quartiere dove aveva incontrato una delegazione di cittadini della zona. "L'accoglienza è una cosa, la violenza e il disagio un'altra. Ci concentreremo su problemi questo quartiere senza venire meno all'accoglienza" ha assicurato il primo cittadino. Marino è stato quindi scortato dalle forze dell'ordine in un tour a piedi nei dintorni del centro di prima accoglienza per gli immigrati oggetto della protesta anche violenta dei giorni scorsi.
Trasferiti i 14 minori rifugiati
Nel pomeriggio sono stati trasferiti i 14 immigrati minorenni che questa mattina, dopo essere stati portati via, erano tornati al centro di accoglienza di via Giorgio Morandi. I giovani rifugiati avevano spiegato ai mediatori culturali del centro di essere tornati perchè considerano quella la loro casa: "Siete le nostre mamme e i nostri papà - hanno detto agli operatori i ragazzi - vogliamo tornare qui e riprendere a frequentare i nostri corsi con voi". I giovani rifugiati avevano trovato i cancelli del centro chiusi e così si sono seduti sul marciapiede.
I residenti: "Andatevene via"
Dall'altro lato della strada i residenti che per tutta la mattina hanno continuato a manifestare la loro contrarietà con slogan del tipo: "Dovete andare via tutti". Il Campidoglio ha precisato che il trasferimento non è stato una scelta d'impulso ma legato ai danni subiti dal centro di Tor Sapienza dopo gli attacchi subiti nei giorni scorsi. Nel centro ora restano altri 36 adulti rifugiati.
Borghezio: "Voglio fare il minisindaco di Tor Sapienza"
In mattinata nel quartiere periferico era arrivato anche l'europarlamentare leghista, Mario Borghezio che non si è recato al centro accoglienza ma ha preferito incontrare i cittadini in un bar vicino. Borghezio ha smentito le voci che la sua visita non sarebbe stata gradita dagli abitanti della zona: "I cittadini mi hanno portato una mappa con tutte le occupazioni abusive nel quartiere che consegnerò in municipio". Poi ha incalzato il sindaco: "Marino? Lo prenderei per il collo e lo porterei qui a Tor Sapienza, per fargli vedere qual è la situazione". Infine ha lanciato la sua candidatura: "Sto pensando seriamente di prendere la cittadinanza di Roma per correre alle elezioni e diventare minisindaco qui a Tor Sapienza".
Nel quartiere anche Casa Pound
Il leghista era accompagnato anche da rappresentanti del movimento di destra Casa Pound: "Siamo stati questa mattina a Tor Sapienza insieme all'onorevole Borghezio per testimoniare la nostra solidarietà agli abitanti del quartiere che in questi giorni stanno protestando e per confermare la nostra presenza a fianco dei cittadini" ha affermato il vicepresidente Simone Di Stefano.
Il garante Spadafora: "Che ne sarà dei 55 minori?"
Che ne sarà dei 55 minorenni che erano ospitati nel centro Morandi, costretti insieme agli adulti a trasferirsi altrove? Se lo chiede il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, che punta il dito contro "politiche miopi e tagli che hanno prodotto di fatto l'abbandono di alcuni territori, periferie in testa". Molti dei circa 55 minorenni, rende noto il Garante, erano inseriti in programmi di scolarizzazione, formazione, avviamento al lavoro.
Trasferiti i 14 minori rifugiati
Nel pomeriggio sono stati trasferiti i 14 immigrati minorenni che questa mattina, dopo essere stati portati via, erano tornati al centro di accoglienza di via Giorgio Morandi. I giovani rifugiati avevano spiegato ai mediatori culturali del centro di essere tornati perchè considerano quella la loro casa: "Siete le nostre mamme e i nostri papà - hanno detto agli operatori i ragazzi - vogliamo tornare qui e riprendere a frequentare i nostri corsi con voi". I giovani rifugiati avevano trovato i cancelli del centro chiusi e così si sono seduti sul marciapiede.
I residenti: "Andatevene via"
Dall'altro lato della strada i residenti che per tutta la mattina hanno continuato a manifestare la loro contrarietà con slogan del tipo: "Dovete andare via tutti". Il Campidoglio ha precisato che il trasferimento non è stato una scelta d'impulso ma legato ai danni subiti dal centro di Tor Sapienza dopo gli attacchi subiti nei giorni scorsi. Nel centro ora restano altri 36 adulti rifugiati.
Borghezio: "Voglio fare il minisindaco di Tor Sapienza"
In mattinata nel quartiere periferico era arrivato anche l'europarlamentare leghista, Mario Borghezio che non si è recato al centro accoglienza ma ha preferito incontrare i cittadini in un bar vicino. Borghezio ha smentito le voci che la sua visita non sarebbe stata gradita dagli abitanti della zona: "I cittadini mi hanno portato una mappa con tutte le occupazioni abusive nel quartiere che consegnerò in municipio". Poi ha incalzato il sindaco: "Marino? Lo prenderei per il collo e lo porterei qui a Tor Sapienza, per fargli vedere qual è la situazione". Infine ha lanciato la sua candidatura: "Sto pensando seriamente di prendere la cittadinanza di Roma per correre alle elezioni e diventare minisindaco qui a Tor Sapienza".
Nel quartiere anche Casa Pound
Il leghista era accompagnato anche da rappresentanti del movimento di destra Casa Pound: "Siamo stati questa mattina a Tor Sapienza insieme all'onorevole Borghezio per testimoniare la nostra solidarietà agli abitanti del quartiere che in questi giorni stanno protestando e per confermare la nostra presenza a fianco dei cittadini" ha affermato il vicepresidente Simone Di Stefano.
Il garante Spadafora: "Che ne sarà dei 55 minori?"
Che ne sarà dei 55 minorenni che erano ospitati nel centro Morandi, costretti insieme agli adulti a trasferirsi altrove? Se lo chiede il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, che punta il dito contro "politiche miopi e tagli che hanno prodotto di fatto l'abbandono di alcuni territori, periferie in testa". Molti dei circa 55 minorenni, rende noto il Garante, erano inseriti in programmi di scolarizzazione, formazione, avviamento al lavoro.