ITALIA
Il colloquio
Roma, caso scontrini: Ignazio Marino sentito in Procura
Il sindaco dimissionario a colloquio con il pm Roberto Felici che sta indagando sulla legittimità degli scontrini. Era stato lo stesso Marino a chiedere di essere ascoltato
L'indagine è stata aperta sulla base degli esposti presentati da Fratelli di Italia e da M5S.
Il sindaco, nei suoi giustificativi, aveva indicato dei commensali che però in diverse situazioni hanno smentito la ricostruzione fatta da Marino e dai suoi collaboratori.
La scorsa settimana tutti gli scontrini delle cene e delle spese con i relativi giustificativi firmati da Marino erano stati prelevati dagli uomini della Guardia di Finanza negli uffici del Campidoglio su delega dei magistrati della procura di Roma. L’incartamento è stato posto a disposizione del pm Felici.
Allo studio del magistrato anche le carte relative ai movimenti bancari fornite da Unicredit. Gli inquirenti, in particolare, vogliono accertare le modalità di innalzamento del massimale di spesa per fini istituzionali della carta di credito e se siano stati effettuati pagamenti con la carta del Comune per scopi diversi da quelli previsti. Saranno sentiti inoltre, come testimoni, i titolari degli esercizi i cui scontrini dovessero risultare sospetti.
La 'vicenda-scontrini' è stata quella che ha portato alla dimissioni del sindaco Marino, dopo che anche il partito che lo aveva candidato, il Pd, gli aveva tolto l'appoggio.
Intanto si aprirà domani nel tribunale di piazzale Clodio, a Roma, il primo processo per Mafia Capitale. In mattinata è infatti fissata l'udienza del procedimento con rito abbreviato che vedrà alla sbarra, tra gli altri, Giovanni Fiscon, ex direttore generale di Ama (l'azienda romana dei rifiuti). All'udienza, come annunciato, sarà presente anche lo stesso Marino.