ITALIA
Dagli atti dell'inchiesta
Ruby ad Arcore a dicembre con il telefono spento per sfuggire ai controlli
L'informativa è contenuta nelle carte del 'Ruby ter': la ragazza "usò l'accortezza di spegnere il cellulare già in fase di avvicinamento" alla villa di Berlusconi che viene definito "nano malefico" dalle olgettine. Spuntano anche le telefonate ricevute dalla security Fininvest
"Dall'analisi (...) effettuata, sembra potersi affermare che 'Ruby' con ogni probabilità si sia recata ad Arcore" fra novembre e dicembre scorsi "e che in queste occasioni usi l'accortezza di spegnere il cellulare già in fase di avvicinamento" per "non far registrare la propria presenza sulle celle" si legge negli atti.
Ma Ruby non era l'unica ragazza - tra quelle sotto inchiesta nel Ruby ter - a essere intercettata. C'erano anche Imma De Vivo e Aris Espinoza, che vengono ascoltate mentre definiscono l'ex premier Silvio Berlusconi "nano malefico che tutti adorano".
L'ipotesi investigativa delle recentissime visite di Ruby a Berlusconi emerge dall'informativa del 10 dicembre. Dalla lettura del documento, che fa parte degli atti dell'inchiesta 'Ruby ter' depositati di recente dalla Procura al tribunale del riesame, emerge come la ragazza si sia preoccupata di spegnere il cellulare una volta giunta nei pressi di Villa San Martino, la residenza di Berlusconi. E a conferma di questo, negli atti viene indicata anche una telefonata notturna della ragazza con il fidanzato, Daniele Leo. Il 2 dicembre scorso, alle 2.41, Ruby lo chiama. Lui "è molto risentito - si legge nell'annotazione - perché il telefono della donna è stato spento fino a quel momento". E 'Rubacuori' "gli spiega i suoi movimenti ricordando all'uomo che lui sa benissimo il motivo per cui ha tenuto il telefono spento".
Ruby, al secolo Karima El Mahroug, è indagata assieme a Silvio Berlusconi e ad altre ragazze per corruzione in atti giudiziari e per questo è stata intercettata tra metà novembre e i primi di dicembre dell’anno scorso.
Dalle carte spuntano anche alcune telefonate a Ruby da parte di un "uomo" che usa "un cellulare intestato a Consorzio Servizi di Vigilanza", società della Fininvest che cura la security di dirigenti del gruppo e delle residenze di Silvio Berlusconi. Le telefonate, come si legge nell'informativa della pg, risalgono allo scorso 6 dicembre e sono propedeutiche ad un incontro tra la stessa Ruby e il chiamante che avverrà nella sera dello stesso giorno.
Negli atti d’inchiesta si aggiunge intanto un altro capitolo relativo alle spese sostenute dalla ragazza marocchina. Tra le uscite economiche "folli" di Ruby, non compatibili con i suoi redditi di disoccupata, oltre ad un party da 7 mila euro per la figlia e ad una vacanza alle Maldive da oltre 60mila euro, ci sono anche i soldi versati a "un investigatore privato incaricato di controllare" il suo fidanzato.