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MONDO

Il presidente russo: governo e banca centrale al lavoro per soluzioni

Russia e crisi del rublo. Putin: crisi provocata da fattori esterni

Nella conferenza di fine anno il leader russo parla della crisi economica che sta investendo il Paese e aggiunge: "Abbiamo riserve sufficienti, il rublo si riprenderà"

Vladimir Putin (Ansa)
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Mosca (Russia) E' arrivato il giorno del discorso di fine anno di Vladimir Putin. Il presidente russo si presenta ai giornalisti con una preoccupazione: la crisi economica è dura, ma il governo e la banca centrale russa stanno lavorando. Il Paese - ha detto Putin in conferenza stampa - ha riserve di denaro sufficienti, il rublo si riprenderà. 

L'attuale situazione economica in Russia - dice - è stata provocata prima di tutto "da fattori esterni". Il leader del Cremlino ha voluto assicurare che nonostante la turbolenza dei mercati finanziari, con il rublo crollato negli ultimi giorni, le entrate dello Stato saranno più alte delle spese. Secondo i dati illustrati dal presidente, nel 2014 il Pil sarà dello 0,6%. 

L'attuale crisi della moneta russa durerà - ha detto Putin - al massimo due anni, ma l'economia si riprendera più velocemente se i fattori esterni cambieranno in meglio. In generale, ha aggiunto, il governo e la Banca centrale stanno lavorando correttamente nell'affrontare le sfide economiche, anche se alcune azioni sono state prese in modo tardivo.

Petrolio in rialzo e rublo volatile
In tarda mattinata, dopo il messaggio di Putin, il prezzo del petrolio si è alzato. Sul circuito elettronico i future sul Light crude avanzano di 2,22 dollari a 58,69 dollari e quelli sul Brent crescono di 2,29 dollari a 63,47 dollari. Sia il rublo sia la Borsa di Mosca si sono mantenuti in territorio altalenante. La moneta locale è scivolata fino a quota 64 contro dollaro, per poi riportarsi sotto la soglia di 62, mentre verso la valuta europea è scesa fino a 78,3 ed è poi risalita a 75,80. La Borsa di Mosca ha rafforzato la sua performance arrivando a guadagnare il 5%. 
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