MONDO
Posizione al vaglio
Russiagate, Ivanka Trump nel mirino del procuratore Muller
Dopo Jared Kushner, il genero del presidente degli Stati Uniti, l'inchiesta sul Russiagate arriva a toccare la figlia
Muller e il suo pool, a quanto riporta il quotidiano, stanno esaminando il ruolo avuto nella vicenda dalla primogenita del presidente che il 9 giugno 2016 avrebbe scambiato poche parole con due russi in uscita dalla Trump Tower di Manhattan, dopo l'incontro con il fratello Donald Jr., il marito Jared Kushner e l'allora capo della campagna elettorale, Paul Manafort.
A quanto sembra, Ivanka Trump non ha partecipato all'incontro con i russi ma ha parlato brevemente mentre si trovava in ascensore con l'avvocatessa Natalia Veselnitskaia, vicina al Cremlino, e con il lobbista Rinat Akhmetshin mentre stavano uscendo dal grattacielo di suo padre.
Sempre secondo il Los Angeles Times, si sarebbe trattato di uno scambio di cortesie sulla base di quanto riportato da una persona che conosce il fatto. Gli investigatori, però, intendono conoscere ogni contatto che i visitatori russi hanno avuto con la famiglia di Trump e con tutte le persone della cerchia del presidente.
Per quanto riportato dal quotidiano californiano, il procuratore speciale Muller vuole riascoltare almeno uno dei partecipanti all'incontro nel giugno 2016 per capire come mai Trump all'inizio abbia subito affermato che l'incontro si era tenuto per parlare della riapertura delle adozioni di bambini russi ai cittadini americani, pratica interrotta durante la fase finale dell'amministrazione Obama, e non delll'offerta ricevuta dalla legale russa di fornire materiale per danneggiare la campagna presidenziale di Hillary Clinton.
A quanto pare, Veselnitskaia sosteneva di poter far avere ai Trump documenti imbarazzanti sulla rivale democratica Hillary Clinton. "Lo adorerei", sarebbe stato il commento di Donadl Jr., in un sms con l'intermediario che gli propose l'incontro, da cui apparentemente non emerse nulla di utile per danneggiare Clinton.
Per gli avvocati della difesa, gli investigatori stanno lavorando sulla possibilità che il Tycoon abbia fatto ostruzione alla giustizia piuttosto che su una collusione con i russi. Puntano a dimostrare che qualcuno nella squadra del presidente abbia mentito agli inquirenti, se non lo stesso presidente.
Da quando per la prima volta il 13 luglio scorso il New York Times rivelò la notizia dell'incontro avvenuto a giugno 2016 con i russi, incontro fino ad allora segreto, il procuratore Muller sta investigando per capire se ci sia stata una dichiarazione ingannevole e fuorviante, concordata ad arte per nascondere il vero oggetto dell'incontro.
Per questo lo staff di Muller sta cercando di verificare qualsiasi tipo di relazione tra l'avvocatessa russa e i membri dello staff e della famiglia Trump, inclusa ora Ivanka. Il fratello Donadl Jr., il marito Jared e l'ex manager Manafort sono già da tempo nel mirino di Muller.