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MONDO

Il rapporto con il Cremlino

Sanzioni alla Russia, Di Maio alla Nato: "L'Italia non sarà supina a volontà di altri governi"

Secondo il vicepremier "l'Italia storicamente ha avuto una funzione nell'ambito dell'alleanza occidentale, nell'ambito della Nato, di essere un Paese che dialogava con  i Paesi dell'est". "Abbiamo sempre dialogato con Paesi come la Russia"

Jens Stoltenberg
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 Dopo le aperture alla Russia e il richiamo arrivato da Bruxelles e da Washington  si infiamma la polemica sull'ipotesi che il governo italiano riveda e rimuova le sanzioni economiche contro il governo di Mosca "Questo non sarà un Governo supino alle volontà degli altri Governi", dice oggi il vicepremier Luigi Di Maio dalla sua Pomigliano d'Arco.


"Restiamo in Nato e alleati Usa"
"Come abbiamo sempre detto restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti. Questo Governo vuole lasciare l'Italia negli accordi e nelle alleanze garantendo continuità con quello che c'è già stato", ha detto Di Maio. "Restiamo alleati degli Usa e nella Nato - ha ribadito Di Maio - e portiamo avanti la nostra funzione di dialogo con paesi come la Russia, come è sempre stato. L'Italia storicamente, nell'ambito dell'alleanza occidentale, è un Paese che dialoga con i Paesi dell'Est come la Russia ma anche come quelli del Mediterraneo e del Nord Africa, che oggi ci permetteranno di risolvere flussi migratori".

Lo stop di Stoltenberg: "Le sanzioni non si toccano"
La Nato è pronta a dialogare con la Russia, ma le sanzioni imposte a seguito della sua politica in Ucraina restano in vigore "fino a quando Mosca non cambierà atteggiamento". Questo aveva detto ieri il segretario generale della Nato, Stoltenberg, intervenendo ad una conferenza stampa al quartier generale dell'Alleanza atlantica a Bruxelles alla vigilia del summit dei ministri della Difesa degli Stati membri.

"La Nato nei confronti della Russia ha bisogno di una forte deterrenza combinata con un dialogo. Non vogliamo isolare Mosca", ha detto Stoltenberg rispondendo ad una domanda sul  discorso di ieri al Senato del neo presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si è detto a favore di una maggiore apertura dell'Alleanza nei confronti della Russia e a una revisione delle sanzioni imposte a Mosca.

Quanto al regime delle sanzioni, resta inalterato, ha detto Stoltenberg. "Le sanzioni economiche verso la Russia sono importanti perché inviano un messaggio chiaro che quello che Mosca ha fatto in Ucraina deve avere conseguenze. La Russia deve cambiare atteggiamento prima che le sanzioni possano essere revocate", ha sottolineato il numero uno della Nato.
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