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ITALIA

Immigrazione

Sbarchi, 400 morti nel naufragio a largo della Libia. Scafisti sparano per riprendersi la barca

È il secondo episodio che si verifica in poche settimane. Gli aggressori erano a bordo di un mezzo della guardia costiera libica. Portavoce Onu: "Su Roma un fardello enorme per conto dell'Ue

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Spari in aria esplosi da una motovedetta libica che è intervenuta al largo delle coste della Libia, dove il rimorchiatore privato italiano "Asso 21" aveva soccorso un barcone di migranti. Secondo il Corriere della Sera è il secondo attacco in poche settimane. 

I fatti
Il rimorchiatore aveva appena concluso il trasbordo di un numero imprecisato di migranti che si trovavano su un barcone quando è intervenuta la motovedetta, con tanto di lampeggiante e personale in uniforme, che ha preso a rimorchio il barcone dirigendosi verso terra. Nella fase di avvicinamento sarebbero stati sparati dalla motovedetta alcuni colpi in aria.

Nel frattempo è stata allertata una unità della Marina militare italiana, che svolge attività di pattugliamento e fornisce sicurezza marittima nel canale di Sicilia proprio in relazione all'emergenza immigrazione. La nave si è avvicinata alla motovedetta e ne ha monitorato, per un tratto, il tragitto verso il porto di destinazione senza alcun altro tipo di intervento.

Frontex, nel ricostruire la vicenda, parla di "trafficanti di uomini". Sono stati loro a sparare, afferma. Un'azione che avrebbe avuto l'obiettivo di recuperare una barca di legno, durante l'operazione di salvataggio. 

Proseguono gli sbarchi in Italia
Sono migliaia i migranti soccorsi nel Mediterraneo negli ultimi giorni. Dopo i quasi 1.200 profughi arrivati al porto di Palermo, sono arrivati in mattinata altri i 480 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Tanti sono i minori soli tra i quali anche un neonato sbarcato a Palermo. 

Onu: su Roma fardello enorme per conto dell'Ue
Secondo il portavoce Onu Stephane Dujarric "l'Italia sta portando un fardello enorme per conto dell'Europa sul problema dell'immigrazione". Poi ha ricorda  come l'Alto Commissariato per i rifugiati "sta lavorando a livello europeo e in stretto contatto con l'Italia e la Grecia".

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